In tutto il mondo, le persone con disabilità devono affrontare discriminazione e ostacoli (fisici e non solo) che riducono il loro diritto a partecipare alla vita sociale in condizioni di parità con gli altri cittadini. In diversi Paesi alle persone con disabilità viene negato il diritto di frequentare la scuola, il diritto a muoversi liberamente e a vivere una vita autonoma, il diritto di voto, il diritto di partecipare alle attività sportive, il diritto alla protezione sociale, il diritto a scegliere le cure mediche a cui sottoporsi.
I diritti delle persone con disabilità affondano le proprie radici nella Dichiarazione universale dei diritti umani approvata il 10 dicembre 1948. Tuttavia, le persone con disabilità sono rimaste a lungo “invisibili”, spesso poste a margine del dibattito sui diritti, incapaci di godere (anche nei Paesi più ricchi e attenti) dell’intera gamma dei diritti umani. Solo in anni recenti, l’adozione (nel 2006) e l’entrata in vigore (2008) della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità ha portato un cambiamento rivoluzionario nell’approccio alle persone con disabilità. Un vero e proprio cambio di paradigma. Le persone con disabilità non sono più “oggetti” di un approccio caritatevole, di trattamenti medici o protezione sociale. Diventano “soggetti” titolari di diritti, capaci di reclamare i propri diritti e di prendere decisioni per la propria vita, membri attivi della società.
Quando, nel 1979, un gruppo di genitori di persone con disabilità decisero di dare vita a un’associazione per tutelare i propri figli scelsero di mettere al centro della loro azione la tutela e la promozione dei diritti. Non l’assistenza, non l’inclusione scolastica, non l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Oggi LEDHA rilancia quella sfida dedicando questa sezione del proprio sito per condividere i documenti istituzionali che sanciscono i diritti fondamentali delle persone con disabilità. Perché c'è un gap da colmare. Perché ancora oggi, quando si pensa alla disabilità ci si concentra ancora prevalentemente sui temi legati alla salute, mentre le tematiche legate alla tutela dei diritti umani difficilmente vengono prese in considerazione. Vogliamo mettere a disposizione dei cittadini (con e senza disabilità) e delle associazioni i documenti fondamentali che affermano i diritti delle persone con disabilità, notizie, analisi e documenti su questo tema.
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”
Dichiarazione universale dei diritti umani, art.1
L'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) è stata istituita dopo la Seconda guerra mondiale. La Carta delle Nazioni Unite (24 ottobre 1945) è il primo atto giuridico internazionale della storia che apre al riconoscimento giuridico dei diritti della persona e dei popoli al di là e al di sopra dei confini dello stato. La Carta delle Nazioni Unite deve considerarsi come la Costituzione della comunità internazionale.
“Scopo della presente Convenzione è promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità, e promuovere il rispetto per la loro inerente dignità”
Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, art. 1
Il documento cardine che sancisce i diritti fondamentali delle persone con disabilità è la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (in inglese "Convention on the Rights of Persons with Disabilities – CRPD"), stata approvata dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 a New York. Si tratta del primo trattato globale sui diritti umani del XXI secolo; la Convenzione è entrata in vigore il 3 maggio 2008. Il 23 dicembre 2010, la Convenzione è stata ratificata dall’Unione europea. Con i suoi 50 articoli, la Convenzione indica la strada che gli Stati di tutto il mondo devono percorrere per garantire i diritti di uguaglianza e inclusione sociale di tutti i cittadini con disabilità.
Con la legge 3 marzo 2009, n. 18, il Parlamento italiano ha autorizzato la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e del relativo Protocollo opzionale sottoscritta dall’Italia il 30 marzo 2007. Anche l’Italia, come tutti gli altri Paesi che hanno ratificato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, è soggetta al sistema di monitoraggio previsto dalle Nazioni Unite.
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