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11 Marzo 2020

Emergenza Coronavirus, LEDHA continua la sua battaglia per i diritti

Pubblichiamo il testo della lettera inviata dal presidente di LEDHA a tutti i presidenti delle associazioni che compongono la federazione

Care e cari presidenti,

siamo ormai all’inizio della terza settimana di emergenza da Covid-19 e provvedimenti fortemente limitativi di attività e servizi che sembravano potere interessare solo la zona rossa del lodigiano, per effetto del DPCM dell’8 marzo sono stati estesi all’intera Regione Lombardia e dal 10 marzo a tutta l’Italia. Si profila il rischio reale che difficoltà e disagi per le persone con disabilità e per i loro famigliari si possano protrarre per un arco di tempo che oggi è difficile ipotizzare. Abbiamo tenuto oggi la riunione del nostro Consiglio Direttivo utilizzando i collegamenti a distanza, perché anche per noi vale prima di tutto il rispetto delle regole dettate dalle istituzioni in accordo con le autorità sanitarie, al fine di contrastare il più possibile la diffusione di questo virus.

Ma anche dentro queste limitazioni, come LEDHA, in queste settimane, abbiamo fatto in modo che, grazie alla collaborazione dell’intera nostra struttura, la funzionalità della nostra associazione a servizio delle persone e delle associazioni non venisse meno, pur tenendo conto delle esigenze di salvaguardia della salute degli stessi operatori. E questo è quanto intendiamo fare anche per le prossime settimane, per cui attraverso il contatto del nostro numero telefonico (02-65.70.425), LEDHA con i suoi servizi è sempre disponibile a dare risposta a qualsiasi problema che vorrete porci. Inoltre stiamo rinnovando anche il nostro sito internet che si presterà a veicolare tutte le informazioni necessarie.

Ma le difficoltà e i disagi maggiori sono quelli che derivano dalla interruzione dei servizi sia di carattere socio-assistenziale che di carattere sanitario e, dopo la decisione assunta di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presumibilmente fino al 3 aprile, anche gli effetti derivanti dalla cessazione delle prestazioni per gli insegnanti di sostegno, l’educativa scolastica e degli ausili per i disabili sensoriali.

Come LEDHA, anche in accordo con FAND di Regione Lombardia, ci siamo attivati per sollecitare la Giunta Regionale a considerare e dare indicazioni precise per quanto riguarda le attività di interesse delle persone con disabilità.

In modo particolare abbiamo chiesto:

  • dopo che abbiamo espresso la nostra insoddisfazione in merito alla nuova DGR che ha regolamentato la Misura B1 e B2, abbiamo chiesto di dare continuità all’erogazione dei sostegni previsti dal FNA (B1,B2, PROVI) alle stesse condizioni del 2019, rinviando l’implementazione del nuovo Piano regionale al termine dell’emergenza Covid 19;
  • di verificare, di concerto con medici ed esperti, l’opportunità o meno di mantenere aperti i CDD e, in ogni caso, concertare con l’insieme dei Comuni lombardi che regola seguire in merito al funzionamento dei servizi semiresidenziali;
  • di attivare Comuni ed ASST affinché, in collaborazione con gli Enti accreditati e le associazioni locali, monitorino in modo attivo tutte le situazioni di persone con disabilità e famigliari bisognose di sostegno che si trovino ad affrontare questa emergenza in condizioni di isolamento e solitudine;
  • di verificare la necessità di attivare servizi e interventi di carattere domiciliare, in remoto e/o in presenza, in modo personalizzato, anche utilizzando le risorse e competenze in genere impiegate nei servizi diurni, piuttosto che di assistenza educativa e alla comunicazione per la scuola, oggi sospesi, avendo sempre come prioritaria la tutela della salute di tutte le persone coinvolte.

Continueremo a farci parte attiva nei confronti di Regione per fare in modo che le nostre istanze non vengano sottovalutate, ma vengano recepite anche in questa fase in cui premono altre urgenze.

Anche per quanto riguarda i disagi derivanti dalla sospensione dell’attività scolastica, questo aspetto viene costantemente seguito a livello nazionale dalla Presidenza FISH che in una lettera inviata il 5 marzo del c.a. alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per la promozione dei diritti delle Persone con Disabilità, ha richiesto di “prendere in considerazione la necessità di emanare una urgente direttiva che, con effetto immediato, disponga che le istituzioni scolastiche attivino, al domicilio degli alunni e studenti con disabilità ed in accordo con le loro famiglie, la continuità didattica, attraverso gli insegnanti di sostegno ad essi assegnati e per le ore corrispondenti a quelle indicate nei singoli PEI.” Ed inoltre “prendere in considerazione la necessità di emanare analoga direttiva per gli Enti Locali interessati per assicurare, con le medesime modalità di cui sopra, l’attività domiciliare degli assistenti all’autonomia ed alla comunicazione, e/o per l’assistenza igienico personale”.

Continuiamo a restare impegnati a presidio di tutti questi problemi, in una fase che è difficile per tutti. Invio a tutte le persone con disabilità, alle nostre associazioni, ai volontari, alle famiglie, i migliori auguri per potere affrontare nel modo migliore questa fase di difficoltà, nella speranza che si possa risolvere il più presto possibile.

Alessandro Manfredi


Milano, 10 marzo 2020

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