Il Centro Antidiscriminazione ha inviato una diffida al Comune di Monza: allestire una mostra in uno spazio non accessibile viola i diritti delle persone con disabilitā
Non garantire a ogni cittadino la possibilità di accesso e fruizione del patrimonio culturale e ritenere che "il bello e la cultura" siano limitati ad alcuni soggetti, escludendo le persone con disabilità motoria, costituisce una grave discriminazione. È quanto scrivono i legali del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità in una diffida inviata al Comune di Monza per chiedere all'ente locale di garantire la fruibilità della mostra fotografica dedicata a Steve McCurry.
La mostra, che si è aperta il 17 gennaio scorso e si concluderà il 13 aprile è stata allestita all'interno dell'Arengario. Uno spazio espositivo ritenuto uno dei luoghi simbolo della città di Monza ma che, a causa della presenza di barriere architettoniche, risulta inaccessibile alle persone con disabilità motoria e con ridotta mobilità.
La decisione di allestire questa mostra all'interno dell'Arengario era stata subito contestata dalle associazioni di persone con disabilità attive sul territorio e in particolare da LEDHA Monza e Brianza. Non avendo avuto risposte positive da parte del Comune, LEDHA Monza e Brianza si è rivolta al Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi. "Troppo spesso, i diritti delle persone con disabilità vengono ignorati, sebbene vi siano leggi che li tutelano. Quando queste leggi vengono disattese o ignorate noi, come LEDHA Monza e Brianza, non possiamo fare altro che farlo presente, con garbo, all'istituzione che le contravviene -commenta Giorgio Fumagalli, presidente di LEDHA Monza e Brianza-. Purtroppo, in questo caso, il Comune non si è neppure degnato di rispondere all’ennesima segnalazione inviata per far presente un fatto, già successo, altamente discriminante. In casi come questo, noi di Ledha non possiamo che reagire con fermezza e determinazione, come è stato fatto".
La decisione di allestire la mostra in uno spazio non accessibile alle persone con disabilità motoria -scrivono i legali del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi nella diffida- "concretizza una discriminazione collettiva, vietata dal nostro ordinamento giuridico, e in particolare dalla legge 67/2006 e dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. In tali condizioni". In altre parole, una persona con disabilità motoria che volesse recarsi a visitare la rassegna dedicata al celebre fotografo statunitense, non è in grado di accedervi in autonoma e subisce quindi un trattamento sfavorevole e svantaggioso rispetto agli altri. Il Comune di Monza ora ha dieci giorni di tempo per "far cessare immediatamente la discriminazione in atto". In caso contrario LEDHA e LEDHA Monza e Brianza si riservano la possibilità di agire in giudizio.