Le donne e le ragazze con disabilità sono spesso vittime di discriminazioni e violenze. Un evento promosso da LEDHA e Fondazione Cariplo nell’ambito della rassegna “Cambiare vita, cambiare sguardi”
Ci sono donne e ragazze, in Italia e in Europa, a cui viene negato l'accesso ai consultori e a tutti quegli spazi in cui possono chiedere informazioni sui propri diritti sessuali e riproduttivi. Ci sono donne a cui viene negato il consenso informato sull'uso dei contraccettivi e -in alcuni Paesi europei- sono esposte al rischio di subire una sterilizzazione forzata. Sono donne e ragazze con una disabilità (che può essere fisica, sensoriale, intellettiva o psichica) che ancora oggi in diversi Paesi dell'Unione europea tra cui l'Italia subiscono gravi discriminazioni. Per chi si sposta su una carrozzina, ad esempio, può essere difficile, se non impossibile, accedere ai reparti di ginecologia degli ospedali per una visita di controllo o effettuare un esame clinico. Mentre le donne con disabilità sensoriale o cognitiva vittime di violenza devono superare molti ostacoli per denunciare una violenza o chiedere aiuto.
Quello della violenza ai danni delle donne con disabilità non è affatto un fenomeno marginale. Secondo le stime del Parlamento europeo, in Europa vivono circa 46 milioni di donne e ragazze con disabilità (il 57% del totale delle persone con disabilità) che "hanno da due a cinque volte più probabilità di essere vittime di violenza rispetto alle donne non disabili". I dati italiani sono altrettanto allarmanti. Gli ultimi dati Istat disponibili (riferiti al 2015) ci dicono che il 31,5% delle donne ha subito una violenza fisica o sessuale, percentuale che sale al 36% per le donne con gravi limitazioni. In caso di stupro o tentato stupro, il dato arriva addirittura al 10% tra le donne con disabilità (a fronte del 4,7% in caso di donne senza disabilità). E i rischi aumentano anche in caso di stalking: il 21,6% delle donne con disabilità ha subìto comportamenti persecutori contro circa il 14% delle altre donne.
Violenza, sessualità e diritto alla salute riproduttiva sono alcuni dei temi al centro dell'incontro "Il corpo delle donne con disabilità", in programma sabato 16 novembre alle ore 15 presso la Borsa di Milano (piazza degli Affari 6). L'incontro è promosso da LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità all'interno di BookCity.
L'incontro che prende il titolo dal saggio "Il corpo delle donne con disabilità" (Aracne editrice) di Sara Carnovali, dottoressa di ricerca in Diritto Costituzionale, che sarà il punto di partenza del dibattito. Il testo, partendo dall’analisi dei diritti umani delle persone con disabilità, si intreccia con le tematiche di genere e i “Feminist Disability Studies” per tratteggiare e analizzare quelle discriminazioni multiple di cui sono spesso vittime le donne con disabilità. Sara Carnovali dialoga con la deputata Lisa Noja, Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano, e Paola Pessina, vicepresidente di Fondazione Cariplo. Modera Luisella Bosisio Fazzi, consigliera LEDHA. L'incontro "Il corpo delle donne con disabilità", fa parte della rassegna "Cambiare vita, cambiare sguardi" promossa da LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità con il sostegno di Fondazione Cariplo.
“Fondazione Cariplo si occupa di progetti legati al mondo della disabilità e alla valorizzazione della ‘differenza’, anche di genere: entrambe le tematiche sono al centro dei nostri interventi –commenta Paola Pessina, vice presidente Fondazione Cariplo-. Abbiamo sostenuto centinaia di progetti per proteggere i soggetti ritenuti più fragili, aprendo loro percorsi di vita autonomi e di realizzazione delle loro aspirazione. Fondazione Cariplo è impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale e ogni anno realizza più di 1.000 iniziative per un valore di circa 150 milioni di euro, nella logica dell’inclusione, della promozione di opportunità, della coesione sociale. Per questo non potevamo mancare a un appuntamento così importante e che sentiamo vicino alla nostra mission”.
Per informazioni sulla rassegna