La risposta del candidato del centrodestra, Attilio Fontana, alla lettera aperta inviata da LEDHA in vista delle elezioni regionali. La proposta: sostenere in maniera globale il nucleo familiare
Egr. Dott. Fontana,
spero con questa mia breve lettera di poter parlare a tutte le persone interessate dagli interventi che intendiamo mettere in atto nella prossima Legislatura regionale, che considero fondamentali per il governo di una regione che garantisce servizi che spesso lo Stato dimentica e che pensa sempre a migliorare le proprie politiche, poiché i bisogni cambiano, ma l'interesse per i nostri cittadini resta sempre l'obiettivo prioritario.
Mi permetta dunque di dire che ho letto con interesse la vostra lettera e, dispiaciuto forse per non averlo trasmesso in maniera abbastanza chiara, mi preme rassicurarvi sul fatto che fin dall'inizio della mia campagna elettorale - come apparso sul Corriere della Sera del 22 gennaio - ho inteso segnalare tra i cinque punti prioritari proprio l'attenzione al tema della disabilità; in quell'ambito si voleva introdurre il concetto nuovo di un FONDO UNICO REGIONALE PER LA DISABILITA' e l'articolo in merito recitava testualmente: "Accorpare e governare le risorse dedicate alla disabilità e alla non autosufficienza, da utilizzare in una logica di "progetto di vita" della persona disabile e della sua famiglia. Non solo, quindi, rispondendo al singolo bisogno, bensì sostenendo in maniera globale il nucleo famigliare".
La vostra lettera mi sembra confermare la giustezza di quanto ho cercato, in poche righe, di spiegare ai cittadini lombardi, alle persone disabili e alle loro famiglie.
La stessa coincidenza del termine da voi usato nella vostra lettera e da me richiamato come centrale in quelle poche righe: "progetto di vita", mi sembra possa confermare come io per primo miri a questo strumento per realizzare l'obiettivo; accorpare e governare le risorse dedicate alla disabilità e alla non autosufficienza ritengo risponda a quello che voi avete evidenziato in conclusione della vostra lettera.
Aggiungo che, come Regione, abbiamo avvertito da tempo l'esigenza di metter al centro la persona "disabile e non autosufficiente" più dei suoi bisogni. Proseguiremo su tale strada nel garantire alle persone disabili interventi che non solo "stimolino" le loro autonomie, ma creino contesti nei quali tali autonomie possano concretamente realizzarsi.
Non è un caso che a fianco di misure di sostegno alla fragilità abbiamo ritenuto necessario, e andremo a sviluppare sempre più, interventi volti all'autonomia e all'inclusione sociale.
Non è un caso che riteniamo sempre più importante spostare l'attenzione dei nostri interventi dalla mera risposta di "aiuto economico" - del resto in molti casi indispensabile ad una logica di "interventi" che divengono sostegni - alle aspettative delle persone fragili. Sostegni che siano interventi orientati a sviluppare le abilità e le competenze delle persone fragili, ma anche a sviluppare contesti inclusivi e percorsi di integrazione.
Obiettivo del mio mandato non sarà solo quelle di consentire che i "progetti di vita" delle persone fragili si concretizzino, ma quello di fare in modo che la "qualità della vita" delle persone disabili - ovvero quell'insieme che voi ben conoscete fatto di autonomie e di relazioni affettive, sociali ed umane - non sia condizionato dalla disabilità, ma dalle vostre motivazioni e dal vostro essere persone che nel loro percorso di crescita necessitano di una mano capace di sostenerli per andare laddove desiderano.
Tra gli impegni che intendo assumere nel corso della prossima Legislatura, voglio sottolineare la particolare attenzione che sarà riservata agli atleti con disabilità, perché possano sempre avere la possibilità di cimentarsi nelle discipline prescelte anche grazie a concreti sostegni, i contributi alle associazioni sportive e l’ammodernamento degli impianti.
Ringraziando per le osservazioni che vorrete condividere con me su un tema che mi sta davvero a cuore e in attesa di occasioni di incontro, saluto cordialmente.
Attilio Fontana