L'obiettivo: favorire una maggiore integrazione tra le diverse sedi per accelerare la nascita di nuovi Centri NEMO. Fontana: "Vogliamo sviluppare la ricerca per combattere la malattie neuromuscolari".
Alberto Fontana, già presidente di LEDHA – Lega per i diritti delle persone con disabilità, è diventato presidente di tutte le sedi del Centro Clinico NEMO, centro ad alta specializzazione per il trattamento delle malattie neuromuscolari, presente con quattro sedi sul territorio italiano. Fontana, già presidente della Fondazione Serena Onlus (ente gestore delle sedi di Milano, Roma e Arenzano), ha assunto questo incarico prendendo la guida anche di Fondazione Aurora Onlus, ente gestore della sede di Messina. La scelta di un unico presidente per entrambe le Fondazioni è volto a favorire una maggiore integrazione tra le diverse sedi nell’ottica di accelerare la nascita di nuovi Centri Clinici NEMO sul territorio nazionale, rispondendo così alla crescente domanda dei pazienti neuromuscolari di creare poli d’eccellenza anche in altre regioni.
Punto di forza del modello adottato da Centro Clinico NEMO è il modello gestionale pubblico-privato voluto dalle associazioni dei pazienti e caratterizzato da un approccio omniservice, che mette al centro il paziente e la sua presa in carico globale. Nato a Milano nel 2006, il progetto si è successivamente esteso a Messina, Arenzano (Genova) e Roma. Ed è in continua espansione. Solo nel corso del 2016, il Centro Clinico NEMO – dotato di 58 posti letto accreditati - ha seguito 2.260 pazienti e ha effettuato oltre 1.280 viste ambulatoriali.
Sposato e padre di tre figli, Alberto Fontana è stato tra gli ideatori e fondatori del Centro Clinico NEMO nella convinzione che fosse necessario realizzare un centro di assistenza dedicato alle malattie neuromuscolari. “Il Centro Clinico NEMO ha dimostrato negli anni di essere un modello innovativo in sanità ripetibile sul territorio. L’approccio omniservice è risultato essere il migliore per la presa in carico delle persone con malattie neuromuscolari. Ma il nostro obiettivo per i prossimi anni sarà sviluppare la ricerca per dare una risposta terapeutica alle malattie neuromuscolari, a oggi purtroppo ancora incurabili. Per questo motivo a Milano e a Roma stiamo aprendo nuovi spazi dove sviluppare e sperimentare le terapie più avanzate”.
Altro obiettivo – spiega Fontana – è quello di raddoppiare i posti letto del Centro Clinico NEMO di Messina, per rispondere alla domanda di assistenza dei pazienti che in questi quattro anni è aumentata notevolmente. Oggi infatti i tempi di attesa per il ricovero presso la sede di Messina, infatti, sono pari a 4,5 mesi per i pazienti con SLA e 12,2 mesi per quelli con altre patologie neuromuscolari.