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30 Settembre 2016

Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi, bilancio di un anno di attivitą

Quasi 1.300 richieste e segnalazioni, di queste ben 236 relative a casi di discriminazione. Fontana: "LEDHA sempre pił punto di riferimento per la tutela dei diritti".

Quasi 1.300 richieste e segnalazioni giunte nel corso del primo anno di attività; 597 richieste gestite direttamente dall'operatore che ha fornito un'attività di prima informazione e orientamento; 684 pratiche gesitite dagli avvocati del servizio legale, di cui ben 236 relative a casi di discriminazione fondata sulla disabilità (Legge 67/2006). Sono alcuni numeri del primo anno di attività (1° luglio 2015- 30 giugno 2016) del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi di LEDHA – Lega per i diritti delle persone con disabilità.
“Questo primo anno di attività ci ha permesso di raggiungere risultati importanti. E non solo dal punto di vista quantitativo - commenta Alberto Fontana, presidente di LEDHA -. La nostra associazione si conferma sempre più punto di riferimento importante per tutte le persone con disabilità e i loro familiari che ritengono di subire una situazione di ingiustizia e di discriminazione”.

Il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi era stato presentato ufficialmente il 25 giugno 2015 a Milano. In quell'occasione sono stati enunciati anche i due principali obiettivi che LEDHA, attraverso l'attività del Centro Antidiscriminazione, vuole ottenere: far crescere la consapevolezza delle persone con disabilità nel riconoscere e individuare le situazioni di discriminazione vietate dalla legge. E in secondo luogo, contrastarle concretamente.
La previsione iniziale era quello di ricevere e gestire circa mille richieste e segnalazioni nel corso del primo anno di attività. Tuttavia questa prevsione è stata ampiamente superata: via mail o per telefono sono arrivate ben 1.281 richieste e segnalazioni. Di queste, 597 sono state gestite direttamente dall’operatore che ha fornito un’attività di prima informazione e orientamento. Le pratiche che invece sono state gestite dal Servizio legale del Centro Antidiscriminazione sono state 684. Di queste, ben 236 sono relative a casi di discriminazione fondata sulla disabilità (Legge 67/2006).

La tematica su cui il servizio legale del Centro è stato chiamato più spesso ad intervenire in questo primo anno di attività è la scuola (214 casi, pari al 31% del totale). Segue la compartecipazione al costo dei servizi socio-sanitari (85 casi, pari al 12,4%). La terza tematica maggiormente affrontata è quella del lavoro (64 casi, il 9,3%). La quarta tematica è l’accesso alle prestazioni sociali e socio-sanitarie, che rappresentano l’ 8,6% dei casi (59). Seguono le barriere architettoniche (41 casi, pari al 6%) e la tutela giuridica (39 casi, pari al 5,7%).

In relazione a ciascuna pratica, i legali del Centro hanno svolto attività di diversa tipologia e complessità. A partire dal semplice orientamento legale, passando per la consulenza legale (529 interventi, pari al 54,6% del totale), fino all’assistenza legale stragiudiziale che si esprime soprattutto attraverso la redazione di diffide scritte: 81 interventi.
Ultimo, ma non meno importante, i 26 interventi di assistenza legale giudiziale. Che si sono tradotti in ricorsi promossi presso i Tribunali, sia direttamente e individualmente come LEDHA, sia affiancandosi alla persona con disabilità o alle associazioni.

L’attività del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi ha poi visto il coinvolgimento dei legali nel supporto alle campagne “Vogliamo pagare il giusto!” e “Vogliamo andare a scuola”; nella prosecuzione dell’azione legale antidiscriminatoria contro la Provincia di Pavia per la presenza di barriere architettoniche nella nuova sede della Provincia stessa; nella costituzione a parte civile in un processo penale relativo a offese nei confronti di una persona con disabilità affetta da nanismo; nel supporto a Forum italiano sulla disabilità (Fid), a CoorDown e Anffas.

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