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14 Aprile 2016

"I lavori della riforma sanitaria riprendano in fretta, se ne approvi il testo e si dia il via all’applicazione”.

Lunedì 18 aprile, un incontro promosso da Campagna Salute Mentale e altri enti della società civile per chiedere al presidente Maroni che si approvi presto il testo della riforma che riguarda salute mentale, dipendenze e disabilità.

L’iter della riforma sanitaria lombarda è fermo. Il nuovo presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione non è stato ancora nominato. E, di conseguenza, a mancare è l’intero capitolo di legge dedicato a salute mentale, dipendenze e disabilità, il cosiddetto “Titolo III”.  
A fronte di questa situazione di stallo, Campagna Salute Mentale, Urasam Lombardia, LEDHA, Rul, Stop Opg Lombardia, Forum Salute Mentale Lombardia e ProESP, organizzazioni impegnate sul territorio per questi temi, promuovono un dibattito pubblico dal titolo “Riforma del sistema sociosanitario lombardo. A quando la salute mentale?”.

All’incontro, interverranno Angelo Capelli, vice presidente della Commissione sanità e politiche sociali di Regione Lombardia, estensore della legge 23/2015, Sara Valmaggi, vice presidente del Consiglio Regionale della Regione Lombardia e Carlo Borghetti, consigliere regionale PD e membro della Commissione sanità e politiche sociali di Regione Lombardia. Ai lavori parteciperanno, tra gli altri, don Virginio Colmegna, presidente della Campagna Salute Mentale e della Casa della carità, Giuseppe Biffi, del Coordinamento primari psichiatri lombardi, Giovanni Merlo, direttore LEDHA, Luigi Benevelli di Stop Opg Lombardia e Valerio Canzian di Urasam Lombardia.

Gli enti che parteciperanno all’incontro porteranno le loro proposte e i loro rilievi al testo in discussione e, soprattutto, chiederanno con forza al presidente della Regione la nomina del nuovo presidente della Commissione sanità, vacante dal febbraio scorso dopo l’arresto di Fabio Rizzi. A otto mesi dal varo della prima parte della riforma, l’obiettivo è arrivare a una celere approvazione del provvedimento che renda possibile finalmente un’applicazione concreta e onnicomprensiva della stessa riforma in ambito territoriale.

“Nonostante la positiva creazione di un unico assessorato al Welfare, da noi più volte sollecitato e con il quale vogliamo interloquire, le difficoltà dell’integrazione sociosanitaria e la confusione nella gestione territoriale rimangono forti, con gravi ripercussioni sui pazienti e le loro famiglie” dichiara don Virginio Colmegna, presidente della Campagna Salute Mentale. “Serve rapidamente quel cambio di passo che le tante e diverse associazioni riunitesi in vista di questo incontro chiedono all’unisono e una tempestiva risposta da parte di chi governa la nostra Regione. Quello del 18 aprile è un appuntamento importante perché mette insieme realtà diverse con un obiettivo comune e perché rappresenta una mobilitazione dal basso quanto cruciale in questo momento di grandi cambiamenti per la nostra sanità”.

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