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31 Luglio 2015

Non ci sono pił alibi

Con una formale diffida, LEDHA chiede alla Cittą Metropolitana di Milano, alle Province di Cremona, Pavia e Varese di attivarsi immediatamente per garantire i servizi necessari agli alunni con disabilitą.

Non ci sono più alibi. Le Province e la Città Metropolitana di Milano devono produrre in tempi brevi tutti gli atti necessari per l'attivazione dei servizi di assistenza alla comunicazione, assistenza ad personam e trasporto per gli alunni e studenti con disabilità che frequentano le scuole lombarde. È l'ennesima richiesta che arriva da LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, che ha inviato una formale lettera di diffida al sindaco della Città Metropolitana di Milano e ai presidenti delle Province di Cremona, Pavia e Varese.

Con la diffida, LEDHA chiede alle istituzioni  di “attivarsi immediatamente”, affinché sia garantito, con l'erogazione dei servizi di supporto all'istruzione necessari “il regolare avvio dell’anno scolastico 2015/16 a tutti gli alunni con disabilità iscritti presso scuole secondarie di secondo grado e a tutti alunni con disabilità sensoriale iscritti in ogni ordine e grado di scuola”.  In caso contrario – avvertono gli avvocati firmatari della diffida – verrà proposta “ogni azione prevista dall'ordinamento, per impedire il verificarsi di discriminazioni e  comunque per pieno rispetto del diritto all’istruzione e all’inclusione scolastica delle persone con disabilità”.

Per LEDHA, infatti, l'impossibilità per molti bambini e ragazzi con disabilità di iniziare regolarmente il nuovo anno scolastico, rappresenta una grave discriminazione dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, in base a quanto previsto dalle legge 67/2006.

A poco più di un mese dall'inizio dell'anno scolastico 2015-2016, le famiglie degli studenti con disabilità che vivono in Provincia di Cremona, Pavia e Varese e sul territorio della Città Metropolitana di Milano, infatti, “non hanno ad oggi avuto alcun riscontro concreto alle loro richieste di veder garantiti i servizi di supporto all’istruzione”, si legge nella diffida.
“Questa situazione non è più tollerabile. E non ci sono più scuse che possano giustificare l'immobilismo da parte di alcune istituzioni locali”, commenta Alberto Fontana, presidente di LEDHA. Dopo la legge regionale (numero 79/2015) che ha confermato alle Province le funzioni già conferite alla data di entrata in vigore della legge stessa, non ci sono più scuse. A maggior ragione dopo la decisione del Governo di stanziare 30 milioni di euro per i servizi di trasporto, assistenza alla comunicazione e assistenza ad personam.

In questi giorni, parziali rassicurazioni sono arrivate dalla Città Metropolitana di Milano circa la messa a bilancio di almeno 5,5 milioni di euro per l'attivazione dei servizi. “Siamo soddisfatti per queste dichiarazioni, ma è ora che parlino i fatti - commenta Alberto Fontana - A oggi confermiamo l'intenzione di LEDHA a procedere con un ricorso antidiscriminatorio”. Allo stesso modo è confermato l'appuntamento del 7 settembre con le famiglie, in cui verranno illustrate le modalità con cui presentare i singoli ricorsi al Tar in caso di inadempienza da parte. “Ovviamente, saremo di certo molto contenti e molto sollevati, di poter rinunciare a queste iniziative”, conclude Alberto Fontana.

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