LEDHA ribadisce il proprio appoggio alla posizione di FISH in merito alla revisione del ruolo e delle competenze degli insegnanti di sostegno. E chiarisce la propria posizione in merito.
Milano, 22 Maggio 2015
Alla cortese attenzione di Corrado Zunino
Alla cortese attenzione del direttore, Ezio Mauro
Vorremmo con la presente chiedere una rettifica rispetto a quanto affermato nell'articolo “Per i prof di sostegno carriere separate. Ma scoppia la polemica” a firma di Corrado Zunino nell'edizione di venerdì 22 maggio di “La Repubblica”. Nell'articolo si legge: “La legge Faraone è criticata dalla Ledha e avversata dal Comitato nazionale insegnanti Bis-Abili. Dicono: Rischiamo la deriva verso la medicalizzazione del sostegno scolastico”.
Attribuire a Ledha una tale posizione rappresenta innanzitutto una grave inesattezza: Ledha si è sempre schierata a fianco di FISH affinché i principali obiettivi del Progetto di Legge “Norme per migliorare la qualità dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali” , promosso dalle Federazioni FISH-FAND a giugno del 2014, entrassero a far parte del Progetto di Legge governativo sulla riforma della scuola.
Siamo convinti che con l'approvazione di questa norma (in particolare nei passaggi in cui prevede la separazione delle carriere tra insegnanti curricolari e insegnanti di sostegno, la formazione obbligatoria di tutti i docenti) si possa realizzare una migliore inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Un'inclusione oggi messa a rischio dall'impreparazione di molti insegnanti di sostegno.
Inoltre, questo articolo provoca un serio danno all'immagine e alla credibilità della nostra associazione. In primis nei confronti di FISH-Federazione italiana superamento handicap, di cui Ledha è espressione regionale. Ma soprattutto mina la nostra credibilità nei riguardi delle centinaia di famiglie, persone e associazioni che si rivolgono a noi con fiducia per vedere tutelati i propri diritti. Peraltro l'attività di Ledha è limitata all'ambito lombardo e molto raramente si esprime su temi di rilevanza nazionale, la cui competenza spetta a FISH.
In conclusione vorremmo sommessamente far notare come l'articolo sia fortemente sbilanciato. A fronte di un lungo intervento della professoressa Boscolo, che ha ampio spazio per affermare le proprie posizioni, non troviamo un rappresentante FISH che spieghi le posizioni dell'associazione o un veterano delle battaglie per l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità quale Salvatore Nocera che si occupa di questi temi dagli anni 70.
Cordialmente
Alberto Fontana, presidente LEDHA