La prima stesura del Bilancio prevede una riduzione a 52 milioni di euro. La richiesta del Forum è di riportarlo a 70 milioni di euro e di prevedere per il triennio 2016-2018 una dotazione minima di 100 milioni di euro.
Anche quest'anno la prima stesura del Bilancio della Regione Lombardia prevede una riduzione delle risorse destinate al Fondo Sociale Regionale. L'anno scorso, sempre a seguito delle proteste e richieste delle organizzazioni del terzo settore e della società civile lombarda, il Fondo Sociale Regionale aveva una dotazione di 70 milioni di euro, analogamente a quanto previsto dal 2011. “Quest'anno il Bilancio di Regione Lombardia prevede di ridurre questo fondo a 52 milioni di euro con un taglio di 18 milioni rispetto all'anno scorso”, denuncia il Forum Terzo Settore Lombardia, che chiede al Consiglio Regionale di innalzare le risorse a disposizione del Fondo Sociale Regionale 2015 almeno a 70 milioni di euro. E di prevedere, per il triennio 2016-2018 una dotazione minima di 100 milioni di euro “in modo da evitare di ritrovarsi ogni anno in questa deprecabile situazione”.
Una richiesta condivisa da LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, che già alcuni mesi fa, aveva inviato a Regione Lombardia un documento sulla Vita indipendente in cui chiede di garantire una dotazione di almeno 70 milioni di euro per il Fondo Sociale Regionale e l'istituzione di un Fondo regionale per la non autosufficienza, con una dotazione minima di 10 milioni di euro.
In anni di crisi e di minori trasferimenti da parte del Governo, le risorse del Fondo Sociale Regionale sono essenziali per i Comuni. Risorse che permettono di contribuire al pagamento delle rette dei servizi socio-assistenziali e sociosanitari e per promuovere i progetti sociali in favore dei bambini, delle persone anziane, delle persone con disabilità così come verso le tantissime persone che vivono situazioni di fragilità, aggravate dalla crisi economica e del lavoro. I 52 milioni di euro messi a bilancio rappresentano una cifra modesta, che interviene su bilanci comunali già duramente messi alla prova dalla crisi delle finanze pubbliche che attanaglia il nostro Paese e gli enti locali in particolare.
Senza questa risorse, i Comuni si troveranno nella necessità di rinunciare ad alcuni fra questi interventi, in un momento in cui avrebbero invece bisogno di maggiori risorse per promuovere la qualità della vita, l'inclusione sociale e la partecipazione attiva delle tante persone che oggi sono a rischio di discriminazione e esclusione. “Siamo sconcertati di trovarci anche quest'anno in questa medesima situazione, proprio nel momento in cui i Comuni stanno concludendo la programmazione dei Piani di Zona sociali per il prossimo triennio – si legge nel comunicato diffuso dal Forum Terzo Settore Lombardia -. Siamo sconcertati di trovarci in questa medesima situazione, nel momento in cui sono in discussione i progetti di riforma del sistema sanitario e sociosanitario, tutti accomunati dall'intenzione di promuovere l'integrazione sociosanitaria e interventi di carattere territoriale”.