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20 Marzo 2015

ISEE e disabilitą in Lombardia. I Comuni ascoltino le associazioni

La Regione approva le Linee Guida per l'implementazione del nuovo ISEE. Mentre si aspettano le scelte del Ministero, LEDHA e ANFFAS Lombardia invitano i Comuni ad adeguare i propri regolamenti cercando il confronto con le Associazioni.

L'11 febbraio 2015 il TAR Lazio ha emesso due sentenze che censurano le modalità di calcolo dell'ISEE, escludendo dall'Indicatore della Situazione Reddituale l'insieme delle provvidenze economiche per le persone con disabilità (pensioni, assegni, indennità per minorazioni civili, assegni sociali, indennità per invalidità sul lavoro, assegni di cura...). Non sono ancora chiare tutte le conseguenze di queste sentenze, ma quello che è chiaro che l'ISEE di oggi è diverso da quello di ieri. Lo scorso 6 marzo la Giunta Regionale Lombarda ha approvato la DGR X/3230 "Prime determinazioni per l’uniforme applicazione del d.p.c.m. 159/2013" e la redazione degli atti regolamentari, concordate con l'Associazione dei Comuni lombardi. Un provvedimento atteso e richiesto dal mondo associativo lombardo che sarà coinvolto nella fase di monitoraggio della sua applicazione.

"Avremmo preferito che anche l'approvazione di questo provvedimento fosse rinviata, in attesa di comprendere quale sarà l'ISEE a cui dovremo fare riferimento - dichiara Maria Villa Allegri, presidente LEDHA - ma queste Linee guida sono comunque un provvedimento importante, perché ad esso le Associazioni delle persone e delle famiglie con disabilità affidano il compito di sanare quella situazione di trattamenti disomogenei e spesso iniqui di cui spesso sono vittime,  in tema di partecipazione alla spesa dei servizi. Oggi invitiamo comunque tutti i Comuni lombardi, prima di definire e approvare i nuovi regolamenti, a coinvolgere le Associazioni locali delle persone con disabilità circa la strada migliore da prendere".

In un documento, che LEDHA ed ANFFAS Lombardia Onlus hanno presentato a Regione Lombardia, emergono sia i lati positivi che i dubbi sul merito di quanto scritto nel testo approvato dalla Giunta. Sul piatto positivo della bilancia si possono senza altro segnalare:
-   l'attesa di una progressiva riduzione delle differenze  dei regolamenti tra Comune e Comune, anche grazie all'indicazione di definire i regolamenti del "Nuovo Isee", almeno, a livello di Ambito Sociale.
- la scelta di attivare un gruppo di lavoro composto da Regione Lombardia, Comuni, Sindacati  e Associazioni per monitorare  l'applicazione del nuovo Isee in Lombardia.

Le preoccupazioni maggiori riguardano il cosiddetto "campo di applicazione del nuovo Isee" e il mantenimento in capo ai Comuni della responsabilità della presa in carico. In particolare:
- si ritiene, forte di una lettura attenta del DPCM 159/2013 come di precedenti pronunciamenti della Magistratura, che tutti i servizi oggi dedicati alle persone con disabilità, dall'assistenza domiciliare, ai servizi semiresidenziali e residenziali, debbano essere considerate "prestazioni agevolate di natura sociosanitaria" e non solo CDD, CSS e RSD, come le linee guida regionali possono far pensare;
-  per quanto riguarda la responsabilità riguardo a specifiche funzioni amministrative di presa in carico proprie dei Comuni, si segnala come alcuni passaggi del documento potrebbero offrire il fianco a scelte ed atteggiamenti di alcuni Enti Locali chiaramente improntati a venir meno a queste funzioni ed a queste responsabilità.

Altri punti di attenzione, segnalati dal Documento LEDHA e ANFFAS Lombardia, riguardano:
1. L'esclusione da ogni richiesta di partecipazione alla spesa ai fruitori di servizi di carattere sanitario. Rispetto a tale elemento si accoglie positivamente la dichiarazione dell’Assessore Maria Cristina Cantù che ha preannunciato la soppressione del passaggio in questione, in occasione dell’adozione del provvedimento sulla semplificazione.
 2. La necessità che le richieste di partecipazione alla spesa si mantengano dentro limiti ragionevoli e che non siano strumento di pareggio di bilancio degli Enti Locali.
3. Il finanziamento adeguato da parte della Regione Lombardia dei servizi rientranti nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Per maggiori dettagli si invia in allegato il documento "Osservazioni LEDHA e ANFFAS Lombardia Onlus alla DGR X/3230 e la segnalazione dell'articolo di Carlo Giacobini su Handylex, a commento delle recenti sentenze del TAR Lazio:




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