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19 Marzo 2015

“Il volto degli invisibili: l’umano”

Un incontro a Milano in ricordo di Franco Bomprezzi per fare il punto sulla questione della disabilità oggi in Italia. Appuntamento mercoledì 25 marzo.

Cosa manca per tradurre in pratica le riflessioni sul tema della disabilità maturate negli ultimi 25 anni? Come fare per colmare la distanza che ancora esiste tra i principi enunciati sulla carta (ad esempio la Convenzione Onu) e la vita quotidiana delle persone? Queste domande saranno il filo conduttore dell'incontro “Il volto degli invisibili: l’umano. La questione della disabilità oggi in Italia” in ricordo di Franco Bomprezzi. L'incontro, che si svolgerà mercoledì 25 marzo, è stato organizzato dal Centro di Ateneo di Bioetica dell’Università Cattolica di Milano in collaborazione con l’Istituto neurologico Carlo Besta. “Abbiamo deciso di organizzare questo incontro per ricordare la figura di Franco Bomprezzi – spiega Matilde Leonardi, responsabile neurologia, salute pubblica, disabilità della Fondazione IRCCS Istituto neurologico Carlo Besta -. In questa occasione vorremmo fare il punto sulla situazione delle persone con disabilità oggi. Soprattutto per capire cosa ci manca”.

Inclusione, partecipazione, diritti, accessibilità: per anni sono state queste le parole d'ordine del movimento delle persone con di disabilità. Tra gli anni Novanta e gli anni Duemila c'è stato un grande dibattito attorno a questi temi e un grande slancio che ha portato alla firma della Convenzione Onu dei diritti delle persone con disabilità. “Oggi, però, nella prassi non stiamo assistendo alla naturale evoluzione di queste riflessioni”, aggiunge Matilde Leonardi. Da qui la domanda che farà da filo rosso tra tutti gli interventi: “Che cosa manca per tradurre le nostre riflessioni degli ultimi 25 anni in pratica?”. Ciascun relatore, darà una risposta a questa domanda in base alla propria esperienza e al proprio vissuto. Sui temi bioetici (Pessina), come comunicatore (Malafarina), dal punto di vista del terzo settore (Barbieri), come amministratore pubblico (Menichini).

Franco è stato uno dei pochi giornalisti che ha lavorato nel mondo della comunicazione rivolgendosi a tutti, non solo agli addetti ai lavori”, sottolinea Maria Villa Allegri, presidente di LEDHA. Anche nel mondo della comunicazione, infatti, c'è ancora parecchia strada da fare: troppo spesso il tema della disabilità viene trattato in modo distorto, quando si verificano eventi tragici o episodi di discriminazione clamorosi. Manca invece il racconto della normalità e della quotidianità. “Le associazioni hanno svolto in questi anni un grande ruolo nel fare cultura attorno al tema della disabilità – aggiunge Villa Allegri –. Ma questo compito non spetta solo a loro: tocca alla comunità, ai media scendere in campo per fare in modo che ci sia un'informazione corretta sulla disabilità”

Programma:
Adriano Pessina: direttore del Centro di Ateneo di Bioetica, Università Cattolica del Sacro Cuore
Matilde Leonardi: responsabile Neurologia, Salute Pubblica, Disabilità, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico C. Besta
Pietro Barbieri: portavoce del Forum del Terzo settore
Riccardo Bonacina: direttore di “Vita”, no profit magazine
Giampiero Griffo: rappresentante DPI - Disabled People International
Antonio Malafarina: giornalista di “Invisibili”, Corriere della Sera
Mario Melazzini: assessore alle Attività produttive, ricerca e innovazione, Regione Lombardia
Isabella Menichini: direttore del Settore servizi per persone con disabilità, salute mentale e disabilità, Comune di Milano
Maria Villa Allegri: presidente LEDHA - Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità

Appuntamento mercoledì 25 marzo 2015 dalle ore 9 alle ore 13.30 presso la sede dell’Università Cattolica in via Nirone 15 (ala 110). Ingresso libero, ma per motivi organizzativi è richiesta l’iscrizione sul sito del Centro di Ateneo di Bioetica.

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