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9 Giugno 2013

I CTRH/CTI, reti di scuole per l'inclusione: un patrimonio da conservare

E' quello che chiedono i rappresentanti delle Associazioni nel Glip di Pavia proponendo un organismo paritetico di coordinamento CTS/CTI nell'ottica dell'ottimizzazione delle risorse esistenti.

 

Mozione a favore della creazione di un coordinamento CTS-CTI

La Circolare Ministeriale 8 del 6/3/2013, pur affidando ai CTS, come la Direttiva Ministeriale sui BES del 27/12/2012, un ruolo fondamentale per l'inclusione dei BES, riprende e valorizza anche i compiti dei CTRH/CTI, senza però nulla specificare a proposito delle risorse per il loro funzionamento: parla di istituirne nuovi o di convalidarli se "funzionali", ma sempre con un ruolo ausiliario rispetto ai CTS, attribuendo, come la Direttiva, eccessiva enfasi all'impiego delle tecnologie assistive e agli strumenti tecnologicamente avanzati per l'inclusione.

Nell'ultimo decennio i CTI/CTRH hanno invece svolto un ruolo importante nell'informazione, nella consulenza e nella formazione dei docenti, delle famiglie e del personale non docente, sulle tematiche relative all'inclusione non solo degli alunni con disabilità ma anche dei DSA, spesso in collaborazione con l'Università di Pavia, con le istituzioni Sanitarie, gli Enti Locali e le Associazioni delle persone con disabilità e dei genitori della provincia di Pavia.

I tre CRH della nostra Provincia, con sede a Pavia, Vigevano e Voghera, si sono distinti in tal senso, non solo per la quantità, ma anche per qualità delle iniziative formative, senza mai perdere di vista la valorizzazione del lavoro di rete tra tutti quanti (insegnanti, curricolari e di sostegno, soprattutto docenti precari e senza titolo, ma anche genitori, educatori e assistenti di base) si debbono occupare quotidianamente di inclusione di ogni tipo di svantaggio scolastico, dagli alunni con disabilità agli allievi con disturbi evolutivi specifici e problematiche socio-economiche e linguistico-culturali.

Ci sembra pertanto positivo valorizzare debitamente a livello distrettuale il ruolo chiave dei CTI, attribuendo anche ad essi, come ai CTS, autonomia economica e organizzativa. Chiediamo inoltre che "l'approfondita competenza", l' esperienza nelle nuove tecnologie dell'inclusione per l'area della disabilità e la "documentata e comprovata esperienza nel campo" richieste dalla Circolare per i referenti dei Centri non si identifichino unicamente con la partecipazione a master e corsi di perfezionamento per l'area dei disturbi evolutivi specifici, che non equivalgono di per sé ad una "specializzazione" e forniscono solo una formazione parziale, se pur approfondita, rispetto a quella, ben più ampia e articolata, richiesta dal multiforme e variegato panorama dei Bisogni Educativi Speciali, di cui parlano la Direttiva e la Circolare 8.
Per questo, come rappresentanti delle Persone con Disabilità nel Glip di Pavia,

- In ottemperanza all'art.7 ("Reti di scuole") del DPR 275/99 ("Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche")

- sulla base delle Linee Guida regionali sui CTRH, emanate nel 2010 dall'USR;

- in forza dell'Accordo di Programma vigente in Provincia di Pavia per l'Integrazione degli Alunni con Disabilità, laddove si parla dei compiti relativi ai BES dei CTS e dei CTRH insieme agli Enti firmatari (Allegato 1, artt. 1.2, 1.5 e 1.7, 2.12, 3.10. 4.5. 5.5, 5.7, 5.9, 6.2);

- sulla base del disposto della Direttiva sui BES che al punto 2.4.3 ritiene auspicabile che, insieme ai rappresentanti interistituzionali e delle Associazioni, facciano parte del Comitato Tecnico scientifico, che redige il Piano Annuale di Intervento (di cui al punto 2.2.5), anche i referenti dei CTI.

- sulla base delle indicazioni contenute nella Circolare 8, che ribadisce il ruolo "strategico" dei CTI, anche in vista della definizione, sulla base dell'art. 50 della L.35/2012, dell'organico funzionale di ogni singola istituzione scolastica e dell'organico di reti di scuole, e precisa che i Glip (L. 104, art. 15, c.1,3,4) dovranno occuparsi dell'integrazione scolastica di tutti gli alunni in difficoltà di apprendimento chiediamo che:

- vengano valorizzati, ciascuno per le proprie specifiche competenze, sia il CTS sia i tre CTRH funzionanti da un decennio in Provincia di Pavia:

  • il CTS, per i meriti acquisiti per l'informazione, la consulenza e la formazione agli insegnanti e alle famiglie in merito all'utilizzo delle nuove tecnologie, hardware e software, e alle relative metodologie per il loro più efficace utilizzo;
  • i tre CTRH di Pavia, Vigevano e Voghera, per la loro documentata esperienza di informazione, consulenza e formazione agli insegnanti e alle figure educative ed assistenziali sulle metodologie educative e didattiche speciali per tutti gli alunni con difficoltà scolastiche, di consulenza alle famiglie degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; per la creazione di accordi di rete per l'integrazione tra le scuole del Distretto e per l'attività ininterrotta di raccordo interistituzionale nei Tavoli del terzo Settore costituiti nei Piani di Zona;

- venga creato un organo di coordinamento CTS- CTRH, in collaborazione con il Glip, che si occupi di tutti i BES e si doti di un Comitato Tecnico Scientifico, con il compito di redigere il Piano Annuale di Intervento per la definizione delle Linee generali di intervento e per la gestione delle risorse economiche destinate a tutti i capitoli di spesa (informazione e formazione - acquisti ausili - funzionamento).

 

Per Anffas Pavia Onlus: Donatella Morra
Per ANMIC Pavia Onlus: Leonardo Costantino
Per UICI Pavia Onlus: Paolo Colli

 

(mozione presentata al Glip di Pavia il 19/3/2013 e discussa il 9/5/2013)

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