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5 Marzo 2013

Irene e Mauro, un matrimonio per LEDHA

Lei avvocato, lui libraio. Si sposeranno a settembre a Milano. "Invitiamo coloro che vorranno esserci vicini quel giorno a devolvere a LEDHA quanto avrebbero speso per farci un regalo".

Sono Irene Marazzi e la mia storia inizia nel 1959 con un parto mal condotto, risultato: paralisi spastica. Negli anni Sessanta, anche se a Milano, una diagnosi del genere non poteva che alzare un recinto tra me e il mondo.

Si è sempre detto che in Italia non esiste il razzismo, la discriminazione, bugie! Fin da piccola ho dovuto fare i conti con situazioni che negavano ai disabili reale cittadinanza nel mondo.
Per i più crudeli ero considerata una scimmietta da additare o guardare con curiosità, soprattutto quando mi capitava di andare in giro con una sorella nata tredici mesi dopo di me e perfettamente deambulante. Per i più umani una specie di panda da proteggere e tutelare dal pericolo di un'imminente estinzione.

Solo grazie alla mia caparbietà, testardaggine e a una smisurata dose di rabbia che sono riuscita ad accedere al liceo Berchet, dopo le scuole speciali e a laurearmi successivamente in Giurisprudenza con 110 e lode.
Il dubbio, però, di non essere mai veramente messa alla prova o che fosse ad appannaggio di altri la misura del fardello che mi doveva essere corrisposto, continuava da albergarmi dentro. E allora la ricerca di un lavoro, l'andare a vivere da sola e persino la collaborazione con la Ledha sono stati traguardi che mi sono prefissa di conseguire per dimostrare a me stessa, prima che agli altri, che ce la potevo fare.

Con il tempo, l'esperienza, il confronto, ho imparato che questo genere di difficoltà ad affermare il proprio valore appartengono non solo alla mia vicenda umana. Il mio contributo si è sempre orientato ad invitare tutti quelli che hanno i miei stessi problemi a non abbassare mai la guardia e ad agire affinché non si ignori il diritto di uguaglianza, in senso sostanziale, per alcune categorie di persone. Ma oggi, però, voglio condividere un altro traguardo, il raggiungimento di un diritto che dovrebbe essere fondamentale per ogni individuo che abita su questa terra ed è il diritto di amare ed essere amati.

Quel che non mi è successo per anni, ma che ho sempre desiderato che accadesse con forza e a volte persino con angoscia è successo: ho incontrato un uomo privo di pregiudizi, un uomo dalla mente aperta e coltivata nell'ambito di una professione che quella sì dovrebbe essere veramente tutelata. Si chiama Mauro Cerana ed è un libraio. Abbiamo deciso di sposarci a Milano il prossimo settembre e di procedere fianco a fianco nel nostro cammino.
Dato che entrambi crediamo a Tutti colori del mondo (il riferimento a un libro scritto dal giovanissimo Giovanni Montanaro e pubblicato da Feltrinelli è assolutamente voluto), cioè a tutte le possibili metamorfosi che la stima e il rispetto dell'altro sono in grado di generare, invitiamo coloro che vorranno esserci vicini quel giorno a devolvere a Ledha quanto avrebbero speso per farci un regalo.

Mauro e io desideriamo che il nostro matrimonio sia un'occasione per dare all'associazione un po' di ossigeno in modo che possa continuare a portare avanti le molte e importanti iniziative che i tagli perpetrati dagli ultimi inqualificabili e barbari governi stanno cercando di falcidiare.

 

Irene Marazzi

 

Lista nozze di Irene e Mauro

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