Nel rispetto dei ruoli e delle competenze, all'indomani delle elezioni regionali, LEDHA torna al proprio quotidiano lavoro per la tutela dei diritti delle persone con disabilità
Già prima dello svolgimento delle elezioni Regionali, LEDHA era convinta che, indipendentemente dal risultato del voto, ci si sarebbe trovati di fronte ad uno scenario diverso rispetto al passato.
Siamo convinti che alcuni punti, che da anni poniamo all'attenzione del Governo e del Consiglio Regionale, non siano più eludibili se si vuol dare concretezza ai bisogni e ai diritti delle persone con disabilità, e alle loro famiglie, e rendere effettivo ciò che è stato approvato con il Piano decennale per la disabilità (il cosiddetto "Par").
La presa in carico globale con un unico punto di accesso, la cultura e la prassi della vita indipendente come base per il sistema di riforma del welfare, una riforma profonda dei modelli di residenzialità per passare a un vasto progetto legato all'abitare solidale (piccole comunità, condomini solidali, coabitazioni...), una seria riflessione sul modello di supporto per il diritto al lavoro.
A tutto questo poi si dovrà aggiungere un serio cambio di rotta che superi la divisione netta tra i servizi socio-sanitari e quelli socio-assistenziali a partire dalla costituzione di un Fondo per la non autosufficienza che sia finanziato sia dal settore sanitario che da quello sociale.
Sarà un confronto complesso, condizionato anche dalla negativa situazione economica dell'Italia. Alla crisi economica si è poi aggiunta una situazione politica nebulosa che rischia di portare il Paese in una situazione di ingovernabilità. Condizione che potrebbe aggravare ulteriormente la situazione economica e sociale del Paese.
In questa situazione difficile LEDHA continuerà a incalzare il governo regionale come ha sempre fatto: nel rispetto assoluto dei ruoli, con la massima disponibilità a un confronto a 360°, avanzando proposte concrete e rispettose della sostenibilità del sistema ma con l'assoluta determinazione a difendere i diritti e la dignità dei cittadini lombardi con disabilità.
Con la speranza che il neo-presidente Roberto Maroni dia seguito alla lettera con cui, in modo significativo e da noi apprezzato, ha voluto rispondere alle questioni da noi poste a tutti i candidati alla Presidenza della regione Lombardia... torniamo al nostro quotidiano lavoro aggrappandoci al nostro mai domo ottimismo della volontà.