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20 Luglio 2012

Assistenza educativa, LEDHA chiede l'intervento della Regione

Con l'inizio del nuovo anno scolastico, moltissimi ragazzi con disabilità che frequentano le superiori rischiano di restare senza assistenza. Santagostini: “Si faccia chiarezza nel rimpallo di responsabilità tra Comuni e Province”.

Dal 12 settembre, con l'inizio del nuovo anno scolastico, gli studenti con disabilità che frequentano le scuole superiori rischiano di non poter usufruire del servizio di assistenza educativa cui hanno diritto. "Ci arrivano segnali molto preoccupanti: sono sempre più numerose le amministrazioni comunali che dichiarano di non volere e di non potere più garantire questo servizio", spiega Fulvio Santagostini, presidente di LEDHA.
Un servizio dal costo annuo complessivo di 15 milioni di euro, che i Comuni non sono più disposti a erogare, mentre le Province continuano ad affermare di non essere competenti a riguardo malgrado diversi ricorsi al TAR attribuiscono proprio a loro la responsabilità di questi servizi.
“Rischia così di riproporsi una situazione di incertezza che mette a rischio il diritto allo studio di molti studenti con disabilità", denuncia Fulvio Santagostini.

Per questo motivo LEDHA ha inviato una lettera aperta al presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e all'assessore all'Istruzione, Valentina Aprea per chiedere "un intervento urgente della Regione Lombardia a garanzia del diritto allo studio dei ragazzi con disabilità che frequentano le scuole superiori, che oggi appare gravemente a rischio", si legge nella nota.

Da alcuni anni, infatti, i Comuni e le Province lombarde stanno discutendo sulla competenza su questo servizio, rimpallandosi la responsabilità. Le amministrazioni comunali, generalmente, hanno continuato a garantirlo ma non sono mancate situazioni di disagio che hanno portato ad alcuni ricorsi di carattere legale. Le prime sentenze hanno dato ragione ai Comuni (e all'interpretazione fornita dal servizio legale di Ledha) riconoscendo che la competenza di questo servizio sia delle Province.

Ora questa situazione non è più sostenibile. "Per questo motivo ci appelliamo a voi affinché la Regione Lombardia, forte della sua prerogativa costituzionale, affronti e risolva questa grave situazione definendo con chiarezza quale sia l'istituzione che debba garantire questo fondamentale servizio per il rispetto dei diritti degli studenti con disabilità, già a partire dall'ormai imminente prossimo anno scolastico", conclude Fulvio Santagostini.

Scarica il comunicato stampa

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