Mancano ancora 70 milioni di euro per mantenere lo stesso livello di servizi del 2011. In una lettera inviata a tutti i Consiglieri regionali, LEDHA e F.A.N.D. chiedono di “incrementare ulteriormente il Fondo sociale regionale”
Con una lettera inviata oggi, LEDHA e F.A.N.D. hanno chiesto a tutti i Consiglieri regionali di adoperarsi per incrementare il Fondo sociale regionale in fase di esame dell'assestamento di Bilancio. Lo scorso 13 giugno, al termine della grande manifestazione che ha portato in piazza più di 3mila persone, l'assessore Giulio Boscagli aveva annunciato l'intenzione di incrementare il Fondo sociale regionale da 40 a 70 milioni di euro. Portandolo agli stessi livelli del 2011. "Si tratta di una decisione importante e che apprezziamo. Ma che non è sufficiente a mantenere l'attuale standard dei servizi sociali", è il commento di Fulvio Santagostini (presidente di LEDHA) e Nicola Stilla (presidente di F.A.N.D.).
Per mantenere lo stesso livello dei servizi del 2011, infatti, al bilancio dei Comuni lombardi mancano ancora 70 milioni di euro. Un buco creato dall'azzeramento da parte del Fondo per la non autosufficienze e la profonda contrazione del Fondo nazionale per le politiche sociali. Una condizione che ha spinto molti Comuni a ridurre e in alcuni casi chiudere alcune prestazioni e servizi essenziali per la vita di molte persone.
Una politica di tagli, netti e radicali, che producono poco risparmio alle casse pubbliche perché insistono su uno dei capitoli di spesa più bassi sia a livello statale che regionale e nel contempo creano gravi danni nella vita delle persone.
Un dato confermato da un recente articolo pubblicato da Lombardia Sociale che ha evidenziato come la Regione Lombardia, fra le regioni del Centro-nord sia quella che trasferisce meno risorse ai Comuni per i servizi sociali: solo 7,1 euro per abitante. Contro i 12,4 del Veneto, i 19,2 del Piemonte e i 35,4 dell'Emilia Romagna.
Per evitare che questi tagli producano gravi ed irreversibili conseguenze sul sistema dei servizi sociali e in modo particolare sulla vita delle persone con disabilità, LEDHA e F.A.N.D. chiedono a tutti i Consiglieri regionali di adoperarsi per "incrementare ulteriormente il Fondo sociale regionale anche attraverso il superamento dell'attuale rigida divisione tra fondi sociali e fondi sociosanitari".