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7 Giugno 2012

Manifestazione: “No ai tagli! Sì alla vita indipendente e all'inclusione nella società”

Mercoledì 13 giugno, dalle ore 11.00 alle 13.00, Piazza Duca d'Aosta, angolo grattacielo Pirelli, si terrà la manifestazione indetta da LEDHA e F.A.N.D. per protestare contro i tagli ai fondi sociali.

 

Mercoledì 13 giugno, a partire dalle ore 11.00, migliaia di persone con disabilità si troveranno in piazza Duca d'Aosta (angolo grattacielo Pirelli) per ribadire il loro "No ai tagli! Sì alla vita indipendente e all'inclusione nella società".

La manifestazione è stata indetta da LEDHA/FISH Lombardia e F.A.N.D. per denunciare una politica di tagli, netti e radicali, che colpiscono le persone con disabilità e le loro famiglie. Una politica di tagli che ancora considera il welfare un fattore di costo e non un investimento necessario per il rispetto dei diritti fondamentali della persone e per avere una prospettiva di crescita e sviluppo sociale ed economico nel nostro Paese.

A partire dalle 11.15 si svolgeranno gli interventi introduttivi dei rappresentanti delle diverse associazioni presenti. Intorno a mezzogiorno è prevista la partenza del corteo che si concluderà in piazza Città di Lombardia, presso la sede della Regione. Qui si svolgeranno gli interventi finali di Fulvio Santagostini (presidente di Ledha) e di Franco Bomprezzi (portavoce di Ledha).

La conclusione della manifestazione è prevista intorno alle 13.00.

La manifestazione sarà un'occasione per ribadire le richieste di LEDHA e F.A.N.D.:

Al Governo di ripristinare i fondi sociali, a partire da quello per la non autosufficienza perché non si tratta di costi ma di investimenti nel futuro e nella crescita della società italiana.
Al Governo, nei suoi progetti di riforma sulla partecipazione alla spesa dei servizi (Isee) di non aumentare le richieste nei confronti delle persone con disabilità.
Al Governo di definire, finalmente, i Livelli essenziali assistenziali (Lea)e quelli per l'assistenza sociale (Liveas).
Alla Regione Lombardia di compensare con proprie risorse i tagli ai fondi sociali e permettere ai Comuni di svolgere le proprie funzioni, ed evitare ripercussioni sul sistema dei servizi alla persona, già esposti a crescenti difficoltà.
Alla Regione Lombardia di vincolare questa aggiunta di risorse per finanziare i progetti di vita indipendente e per attivare la presa in carico unitaria per i cittadini che afferiscono ai servizi socio assistenziali e socio sanitari.
Alla Regione Lombardia di incrementare il finanziamento dei servizi sociosanitari sgravando di queste spese i Comuni e le famiglie, superando la non più sostenibile divisione tra i servizi socio sanitari e quelli socio assistenziali.
Ai Comuni di garantire i servizi e le prestazioni essenziali per la vita delle persone con disabilità e di non derogare alla propria responsabilità di coordinatori delle politiche sociali nei confronti dei propri concittadini.

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