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25 Aprile 2012

Presa in carico: a Cremona si fa sul serio

Piano di zona 2012–2014. Ambito distrettuale di Cremona. Tra le azioni sperimentali previste nel prossimo triennio spicca il progetto “di presa in carico delle persone con disabilità” che fa propria la proposta elaborata da LEDHA.

 

Il 29 marzo l'Assemblea distrettuale dei Sindaci ha approvato il nuovo Piano di Zona 2012-2014 dell'Ambito distrettuale di Cremona. Nel giro di pochi giorni, con la firma da parte dei Sindaci del territorio, il Piano sarà operativo.

Il nuovo Piano ha, nel suo impianto globale, una forte attenzione ai temi dell'inclusione e della coesione sociale, anche in relazione alla forte frammentazione che pervade la società come l'organizzazione degli stessi servizi.

Si prevedono quindi interventi formativi per favorire la condivisione delle esperienze e competenze tra gli operatori, interventi per favorire l'uniformità nel livello qualitativo dei servizi come nelle richieste di partecipazione alla spesa, misure di contrasto alla povertà e politiche attive per l'integrazione delle persone immigrate.

Ma è nella quarta parte, dedicata alle sperimentazioni, che troviamo un passaggio di grande rilievo per le persone con disabilità che vivono nel cremonese ma di riflesso in tutta la Regione.

I Comuni del distretto di Cremona si impegnano a promuovere un progetto sperimentale di presa in carico delle persone con disabilità che fa esplicito riferimento alle proposte elaborate da un gruppo di lavoro promosso da LEDHA e rese pubbliche lo scorso 21 dicembre ("Persone con disabilità, presa in carico e livelli essenziali regionali: considerazioni e proposte").

Il Piano di Zona del distretto di Cremona, grazie alla forte spinta delle associazioni del territorio, prevede infatti di affrontare il tema del livelli essenziali sociali iniziando a garantire una modalità di presa in carico che assicuri alla persona con disabilità l'accoglienza e la valutazione del bisogno, la chiarezza delle comunicazione e la partecipazione all'intero processo, l'orientamento e l'accompagnamento, la continuità della presa in carico e l'adeguatezza professionale degli operatori.

Insomma da Cremona arriva una chiara indicazione di come, proprio in un periodo di crisi e di difficoltà, si possa e si debba affrontare con approcci nuovi la richiesta e l'aspettativa delle persone con disabilità di vedere garantito "il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali" così come previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

(G.M.)

 

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