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29 Settembre 2011

Non ci stiamo!

LEDHA denuncia lo smantellamento dell'integrazione scolastica in atto in Lombardia

DENUNCIA

lo smantellamento dell'integrazione scolastica in atto nella nostra regione, non diversamente che nelle altre regioni d'Italia, e

DA VOCE

all'esasperazione e alle proteste che raccoglie dalle famiglie degli alunni con disabilitą, che rappresenta e di cui tutela i diritti.

  • Riduzione drastica delle ore di sostegno: sono disponibili per ogni alunno con disabilitą, anche in situazione di gravitą, mediamente un'ora al giorno, con conseguente invito frequente da parte della scuola alle famiglie di diminuire l'orario di frequenza dei propri figli.
  • Classi sovraffollate, in violazione della legge che prevede un limite massimo di 20/22 allievi in presenza di un alunno con grave disabilitą.
  • Presenza di pił allievi con disabilitą, anche grave, nella stessa classe.
  • Utilizzo improprio degli insegnanti di sostegno per supplenze.
  • Impiego di insegnanti di altre classi "camuffato" da sostegno
  • Mancata continuitą didattica di insegnanti curricolari e di sostegno
  • Mancata collaborazione tra ordini di scuola e carenti o intempestive iniziative di orientamento in vista del passaggio da un ordine all'altro
  • Mancata attivazione dei Gruppi di Lavoro di Istituto (G.L.H.I.) e di Classe (G.L.H.O.) e scarso coinvolgimento delle famiglie nella stesura dei documenti programmatici
  • Mancata predisposizione del Progetto Educativo Individualizzato nei modi e nei tempi previsti dalla Legge indispensabile per una richiesta tempestiva delle risorse per l'integrazione
  • Cronica carenza di insegnanti specializzati anche per il blocco dei corsi di specializzazione
  • Scarsa presenza delle figure sanitarie nelle attivitą di programmazione e verifica delle iniziative di programmazione dell'integrazione scolastica
  • Scarsa formazione sulle tematiche dell'inclusione scolastica di docenti di classe, personale addetto all'assistenza di base e dei dirigenti, che dovrebbero essere i principali "garanti" del successo formativo di tutti gli alunni.
  • Diminuzione, in alcuni casi taglio netto, del servizio di trasporto scolastico da parte degli Enti Locali nelle scuole superiori
  • Taglio massiccio delle ore di assistenza educativa nel primo ciclo da parte dei Comuni e rimpallo di competenze tra Comuni e Province per la copertura economica delle ore di assistente all'autonomia e alla comunicazione nelle scuole superiori
  • Indisponibilitą di assistenti di base (bidelli) per l'igiene personale e l'accompagnamento degli alunni ( in molti casi č richiesta la presenza a scuola dei genitori )
  • Richiesta da parte di alcuni Enti Locali alle famiglie di compartecipazione alle spese per i servizi di "supporto organizzativo" (trasporti, assistenza educativa)

Per questi motivi attendiamo risposte urgenti dalle Istituzioni (Ministeri, USR e Enti Locali) e iniziative concrete quali:

  • Aumento delle deroghe per gli alunni in situazione di gravitą o sulla base delle "effettive esigenze rilevate" e documentate, con nomina di docenti specializzati
  • Sdoppiamento delle classi troppo numerose in presenza di uno/due alunni disabili
  • Reintegro delle ore di assistenza educativa e del servizio di trasporto previsti nei Progetti Individualizzati degli alunni con disabilitą
  • Formazione iniziale e aggiornamento obbligatorio sulle tematiche dell'integrazione per tutti gli operatori scolastici (insegnanti di classe e di sostegno, dirigenti, assistenti di base) e per tutte le figure educative coinvolte
  • Stesura dei documenti programmati per l'integrazione nei modi e nei tempi previsti dalla legge, con la collaborazione delle famiglie degli alunni con disabilitą
  • Coinvolgimento degli operatori sanitari non solo nelle fasi di individuazione e accertamento della disabilitą, ma anche nella redazione e verifica dei documenti programmatici

 

A fronte della difficile situazione sopra descritta LEDHA vuole sottolineare come la "questione" scuola, se inserita nell'ambito pił generale dell'attacco ai diritti delle persone con disabilitą che si sta attuando nel nostro Paese attraverso tutti i tagli ai fondi sociali gią perpetuati con le ultime finanziarie ed in previsione della prossima riforma dell'Assistenza che punterą a recuperare risorse agendo sugli assegni di accompagnamento e sulle pensioni di reversibilitą oltre che ai tagli alle deduzioni e detrazioni fiscali, possa risultare paradossalmente marginale in quanto il vero problema sarą che i bambini e i ragazzi con disabilitą non potranno neanche avere l'opportunitą di ipotizzare un reale accesso scolastico, a causa dei nuovi problemi in campo assistenziale ed educativo.

 

Scarica il comunicato stampa

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