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29 Giugno 2011

LEDHA querela Panorama

Il 21 giugno 2011 LEDHA ha presentato un denuncia – querela nei confronti del settimanale Panorama per la copertina del n° 13 anno XLIX che rappresentava un Pinocchio in carrozzina

Vi ricordate quella copertina del periodico Panorama, del marzo scorso, in cui fu messo a tutta pagina Pinocchio in carrozzina?

E il contenuto di quell'articolo, di fatto una velina della direzione dell'INPS, per giustificare i controlli a tappeto che colpiscono le vere persone con disabilità?

Quella copertina sollevò tantissima indignazione e numerose proteste. Da Panorama non venne nessuna risposta e nessuna offerta di ospitare un articolo che proponesse una tesi diversa.

Sono passati tre mesi, ma noi non abbiamo dimenticato!

Abbiamo deciso di essere coerenti con quello che allora denunciammo e cioè che quella copertina non fosse stata pubblicata a caso ma si inserisse in una campagna diffamatoria complessiva che mirava a mettere in discussione le conquiste sociali delle persone con disabilità, descrivendoli come "scroccone", "improduttive", "incompatibili" con una normalità scolastica.

E' per questo che il 21 giugno 2011 LEDHA, rappresentata dagli Avvocati Alessandra Rossari e Giacinto Corace, ha presentato presso la Procura della Repubblica del Tribunale ordinario di Milano, una denuncia-querela nei confronti dell'autore dell'articolo sig. Stefano Vespa, del direttore del settimanale Panorama, nonché nei confronti dell'editore del settimanale Panorama e di tutte le persone ritenute responsabili per i reati previsti e puniti dagli art. 596 bis c.p. e per tutti gli altri reati si riterrà opportuno ravvisare nella fattispecie.

"E' stata una scelta non facile e ponderata - dichiara Fulvio Santagostini, Presidente di LEDHA - ma quando una Federazione come LEDHA ha dedicato tutta la sua storia a difendere i diritti e la dignità delle persone con disabilità non può tirarsi indietro di fronte ad una questione come questa. In questo ultimo anno abbiamo visto e sentito dichiarazioni agghiaccianti e stiamo subendo un attacco senza precedenti contro la dignità dei cittadini italiani con disabilità: è ora di dire BASTA. E questa denuncia sta a significare che certe battaglie vanno fatte solamente perché è giusto farle".

L'Avvocato Gaetano De Luca del Servizio Legale ci spiega il fondamento giuridico dell'azione legale "L'immagine e le parole apparse sulla copertina e contenute nell'articolo costituiscono senza alcun dubbio una grave offesa e lesione della dignità della generalità delle persone con disabilità, la cui esistenza è già messa ampiamente in difficoltà da tutta una serie di ostacoli economici, sociali e culturali. La copertina del settimanale rappresenta uno stigma gravissimo per tutte le persone con disabilità in quanto attraverso l'immagine del pinocchio in carrozzina e la frase < scrocconi > non si distingue ed evidenzia il fenomeno dei falsi invalidi, ma si generalizza, indicando proprio la carrozzina (simbolo riconoscibile da tutti per denotare la disabilità vera) come problema.
In un periodo di forte crisi economica e sociale utilizzare la stampa per trasmettere e comunicare un immagine della disabilità non solo come un peso insostenibile ma addirittura come responsabile in modo generalizzato di truffe ai danni della collettività, costituisce un comportamento di indubbia rilevanza penale, oltre che deontologicamente scorretto, in quanto pregiudica la reputazione, l'immagine, l'onore e la dignità di tutte le persone con disabilità. Dignità peraltro già ampiamente violata dal taglio dei servizi socio-sanitari e dall'inadeguata predisposizione di servizi di supporto finalizzati a rimuovere gli ostacoli che quotidianamente ne impediscono una piena partecipazione ed inclusione sociale".

"Il rischio di una comunicazione giornalistica di questo tipo - continua l'Avvocato De Luca - peraltro è quello di indurre e rafforzare nell'opinione pubblica e nella coscienza sociale un atteggiamento di diffidenza e paura verso la diversità costituita dalla condizione di disabilità, atteggiamento che potrebbe giustificare o quanto meno contribuire a non riconoscere le numerose discriminazioni che le persone con disabilità subiscono quotidianamente".

Leggi l'articolo correlato "Panorama:aspettiamo delle scuse"

 

 

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