Donatella Morra, Referente del Gruppo LEDHA Scuola, riporta l'ultima circolare dell'Ufficio Scolastico Regionale sulla formazione delle classi
Dopo le proteste di LEDHA e FISH l'Ufficio Scolastico regionale prende atto, con la Nota (Prot. N. MIUR AOODRLO R.U. 4221) del 14 aprile 2011, di aver contravvenuto alla legge nella sua precedente Circolare del 21 marzo 2011, in cui dava disposizioni sulla formazione degli organici nelle classi prime della scuola primaria e invitava apertamente gli Uffici Scolastici provinciali a disattendere quanto previsto dal D.P.R. 81/09 sul dimensionamento emanato dal Ministro Gelmini all'art. 5, c.2 , nel quale si scrive:" Le classi iniziali delle scuole e istituti di ogni ordine e grado, ivi comprese le sezioni di scuola d'infanzia, che accolgono alunni con disabilità sono costituite, di norma, con non più di 20 alunni ...", nonché la Circolare Ministeriale 21 del 14/3/2011 sulle dotazioni organiche del personale docente nel prossimo anno scolastico 2011-12, che a tale articolo legislativo faceva invece riferimento.
Per la verita l'USR non fa pubblica ammenda, ma in linguaggio "burocratese" afferma:
"A fronte di quesiti pervenuti in merito alla nota 21 marzo 2011, prot. MIURAOODRLO 3120,
come più volte esplicitato per le vie brevi, si ribadisce che le indicazioni ivi riportate erano
funzionali a una prima valutazione complessiva e omogenea delle necessità delle singole province, preordinata all'assegnazione degli obiettivi agli Uffici scolastici territoriali. Ciò non implica che i medesimi criteri debbano essere utilizzati a livello provinciale per l'assegnazione delle risorse organiche alle singole istituzioni scolastiche; in merito, le SS.LL. valuteranno le concrete esigenze del territorio, in modo che le classi funzionanti nell'anno scolastico 2011/2012, pur nell'ottica della massima razionalizzazione nell'utilizzo delle risorse e nei limiti dei contingenti assegnati, rispondano quanto più possibile alle richieste manifestate dalle famiglie, tenuto conto anche di quanto previsto dall'art. 5 del D.P.R. 81/09".
In parole povere: l'Ufficio Scolastico Regionale ci dice che nei limiti delle risorse già assegnate terrà conto anche delle esigenze degli alunni con disabilità, di cui si fanno portavoce le loro famiglie e le Associazioni delle persone con disabilità, esigenze e diritti esigibili che l'Ufficio lombardo aveva in prima battuta deliberatamente ignorato nella fase delicata della quantificazione dell'organico e della formazione delle classi.
Val la pena di ricordare che l'articolo 15 (comma 3) del Decreto Interministeriale sugli organici stabilisce che in organico di fatto non potranno aversi modifiche per casi già esaminati in organico di diritto e comunque non risolti entro il 31 agosto.
Occorre che le famiglie, gli insegnanti e gli operatori scolastici vigilino e denuncino per tempo irregolarità e discriminazioni : formazione di classi con alunni disabili con più di 20 alunni per classe, ma anche di classi in cui, pur essendo rispettata la soglia prevista dalla legge, vengono inseriti tre, quattro o più alunni con disabilità; situazioni in cui, per dare ad un alunno, i cui genitori riescono ad ottenere giustizia nelle aule dei tribunali, si tolgono risorse ad un altro più indifeso.
Come famiglie di alunni disabili e come Associazioni di persone con disabilità non vogliamo percorrere per principio la "via giudiziale" all'inclusione, ma siamo determinate a ricorrere ancora alle vie legali e a mobilitarci, trovando tutte le alleanze possibili, qualora l'Amministrazione Scolastica continui ad ignorare le leggi sull'integrazione scolastica o, in modo più insidioso, affermi a parole di rispettarle e operi nei fatti in direzione contraria.