In data 1 dicembre 2010 la Giunta Regionale si è riunita e ha approvato importanti provvedimenti successivamente pubblicati sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia.
In ordine di importanza, sul Supplemento Straordinario n. 2 al Bollettino Serie Ordinaria n. 50, è stata pubblicata la d.g.r. n. 9/937 del 1 dicembre 2010, relativa alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l'esercizio 2011.
La Giunta ha qui ribadito il ruolo centrale delle Aziende Sanitarie Locali nell'analisi del proprio contesto territoriale, in modo particolare sotto il profilo del fabbisogno sanitario e socio-sanitario, e conseguentemente, nella programmazione degli interventi per esercitare appieno la funzione di tutela della salute dei cittadini.
La delibera affronta vari aspetti di sistema, ma nell'Allegato 17 si prendono in modo particolare in esame gli interventi socio sanitari a sostegno della famiglia, messi in evidenza negli ultimi anni dall'emersione di bisogni più articolati e complessi, per mettere al centro la persona e la sua famiglia nella prospettiva di garantire, all'interno di una rete integrata di servizi sociali e socio sanitari, interventi flessibili che le sostengano in un ruolo attivo per la costruzione del proprio percorso di vita.
Viene pertanto previsto un rinnovamento della mission dei consultori e un ruolo delle ASL nella regia inter-istituzionale nei processi di presa in carico per le persone con disabilità, che privilegi il suo mantenimento nel contesto di vita a tutela della continuità assitenziale.
Alla lettera D, nell'Area della Disabilità, La Direzione Generale Famiglia Conciliazione, Integrazione e Solidarieta` sociale ha promosso la stesura del «Piano d'Azione Regionale in favore delle persone con disabilita` » di prossima emanazione che affronta in maniera trasversale e integrata il tema della persona con disabilita` e della sua famiglia. In questo contesto sara` chiarito il disegno organico di connessione funzionale tra i diversi attori del sistema, ndividuando ruoli e responsabilita` specifiche.
Tre le tematiche trasversali, di particolare rilievo c'è, per impatto sull'accesso alla rete dei servizi da parte dei cittadini con disabilità, a pagina 113, quando si affrontano le Unità di Offerta Sociosanitarie, il tema della liberalizzazione degli accreditamenti ritenendo necessario spostare il livello programmatorio sulla contrattazione, anche attraverso l'utilizzo del budget, al fine di potenziare l'UO e garantire una maggiore libertà di scelta dei servizi.
In data 13 dicembre 2010, sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, Serie Ordinaria, n. 50 è stata pubblicata la d.g.r. n. 9/889 del 1 dicembre 2010, che determina la ripartizione delle risorse del fondo nazionale per le politiche sociali anno 2010 e del fondo nazionale per le non autosufficienze anno 2010.
Per quanto riguarda, in particolare, il Fondo per le non autosufficienze, l'iniziativa si declina attraverso le misure previste nel decreto interministeriale del 4 ottobre 2010:
1) attivazione o rafforzamento della rete territoriale ed extra-ospedaliera di offerta di interventi e di servizi per la presa in carico personalizzata delle persone non autosufficienti, favorendo la permanenza a domicilio e in ogni caso l'appropriatezza dell'intervento, e con la programmazione degli interventi sociali integrata con la programmazione sanitaria;
2) attivazione o rafforzamento del supporto alla persona non autosufficiente e alla sua famiglia anche attraverso l'incremento delle ore di assistenza tutelare e/o l'incremento delle persone prese in carico sul territorio regionale.
Con questa delibera, la Giunta regionale ha assegnato in un'unica soluzione le risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali 2010 e del Fondo per le non autosufficienze 2010 agli Ambiti Territoriali di associazione dei Comuni e alle ASL, secondo le rispettive competenze, al fine di garantire un'efficace programmazione zonale e una allocazione delle risorse coerente e coordinata con gli obiettivi e le priorità della programmazione, in attuazione delle linee di indirizzo per la programmazione dei piani di zona per il triennio 2009-2011.
La Giunta regionale ha altresì approvato un provvedimento, non ancora esecutivo, contenente le linee guida a Comuni, Asl, Province e aziende di servizi alla persona, affinché sul territorio tutti i soggetti del Terzo settore abbiano le stesse opportunità di collaborare con la pubblica amministrazione.