LEDHA scrive a Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica in qualità di garante dei principi Costituzionali, una lettera aperta per denunciare i provvedimenti contenuti nella legge di stabilità finanziaria presentata dal Governo
Febbraio 2009, Il Parlamento Italiano ratifica la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Novembre 2010, approvazione del regolamento per l'istituzione dell'Osservatorio Nazionale sulla disabilità.
Novembre 2010, approvazione della Strategia europea sulla disabilità 2010-2020.
FEDERALISMO, SUSSIDIARIETA', SOLIDARIETA', DIRITTI, ASSOCIAZIONISMO, FAMIGLIA...
La Costituzione del nostro Paese che all'art. 3 cita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese." ...
Una legislazione Italiana in materia di disabilità avanzata anche nei confronti di molti Paesi Europei...
La ricchezza di oltre 200.000 realtà del mondo non profit.
Di fronte ad un quadro di questo genere, di fronte alle tante belle e significative parole di cui il mondo politico e dei media fa uso, le persone con disabilità del nostro Paese e le loro famiglie dovrebbero essere tranquille. D'altronde neanche Margaret Thatcher, alle prese con una riforma molto restrittiva del welfare del Regno Unito, aveva "osato" intaccare i diritti acquisiti delle persone con disabilità del suo Paese.
E invece NO, ci troviamo ad assistere ad un contesto che, di fatto, certifica la fine dell'inclusione sociale dei cittadini con disabilità nel nostro Paese.
Partendo dall'assoluta mancanza di prospettive per vedere approvati i LEA e i LIVEAS, i soli strumenti che garantirebbero il rispetto di diritti esigibili e una uniformità di interventi assistenziali e sociali su tutto il territorio Italiano oltre che una possibilità di razionalizzazione e controllo degli investimenti socio assistenziali si continua con:
- i tagli agli enti locali
- l'azzeramento del Fondo Nazionale per le non autosufficienze
- il drastico taglio al Fondo per le politiche sociali
- lo stravolgimento legge 68/99 con l'introduzione di altre categorie di persone, che niente hanno a che fare con la disabilità, nell'ambito delle categorie protette che possano usufruire dell'obbligo di assunzione da parte delle aziende.
- l'assoluta inadeguatezza del numero degli insegnanti di sostegno e delle figure assistenziali per garantire la corretta inclusione scolastica e il diritto all'istruzione la
- La campagna di verifiche dell'invalidità dell'INPS che viene condotta in modo vessatorio nei confronti di persone con disabilità gravi inveterate invece che mirata giustamente all'emersione dei così detti "falsi invalidi"
- La predisposizione di un documento sulla riabilitazione che, nel concreto, va contro le indicazioni dellʼOMS e riporta la riabilitazione italiana indietro di decenni.
inoltre
- la riduzione del fondo per il 5 x 1000 al fondo per l'1,25 x 1000 per il no profit
- il taglio delle agevolazioni per le spedizioni postali che portano ad un aggravio di oltre il 300% sui costi per le attività di informazione e comunicazione del mondo associativo
E' per tutto questo e per l'assoluto fragoroso silenzio di TUTTI i media italiani, che LEDHA - lega per i diritti delle persone con disabilità, ha deciso di rivolgere un appello al Capo dello Stato, Presidente Giorgio Napolitano, in qualità di garante dei principi Costituzionali alla base della storia e del vissuto civile del nostro Paese.
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