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26 Novembre 2010

Salviamo i diritti e la dignità delle persone con disabilità

LEDHA - lega per i diritti delle persone con disabilità, ha deciso di scrivere al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano in qualità di garante dei principi Costituzionali, una lettera aperta

Lo scopo è quello di denunciare i provvedimenti contenuti nella legge di stabilità finanziaria presentata dal Governo che nei fatti certifica la fine dell'inclusione sociale dei cittadini con disabilità nel nostro Paese. Tutto questo nell'assoluto silenzio dei media Italiani.

"Neanche la Thatcher - dichiara Fulvio Santagostini, Presidente LEDHA - si era permessa di intaccare i diritti acquisiti delle persone con disabilità del Regno Unito, oggi in Italia invece assistiamo ad un vero e proprio accanimento del Governo nei confronti delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Ma d'altra parte se il Ministro dell'economia, Giulio Tremonti, afferma che l'Italia non può essere competitiva a causa dei troppi invalidi, è ovvio che poi le politiche conseguenti siano quelle che abbiamo sotto gli occhi"

Questo è il quadro dei provvedimenti che LEDHA con forza denuncia:

- la reiterata mancata approvazione dei LEA e dei LIVEAS
-i tagli agli enti locali
-l'azzeramento del Fondo Nazionale per le non autosufficienze
-il drastico taglio al Fondo per le politiche sociali
-lo stravolgimento legge 68/99 con l'introduzione di altre categorie di persone, che niente hanno a che fare con la disabilità, nell'ambito delle categorie protette che possano usufruire dell'obbligo di assunzione da parte delle aziende.
-l'assoluta inadeguatezza del numero degli insegnanti di sostegno e delle figure assistenziali per garantire la corretta inclusione scolastica e il diritto all'istruzione la
-La campagna di verifiche dell'invalidità dell'INPS che viene condotta in modo vessatorio nei confronti di persone con disabilità gravi inveterate invece che mirata giustamente all'emersione dei così detti "falsi invalidi"
-La predisposizione di un documento sulla riabilitazione che, nel concreto, va contro le indicazioni dellʼOMS e riporta la riabilitazione italiana indietro di decenni.

inoltre
-la riduzione del fondo per il 5 x 1000 al fondo per l'1,25 x 1000 per il no profit
-il taglio delle agevolazioni per le spedizioni postali che portano ad un aggravio di oltre il 300% sui costi per le attività di informazione e comunicazione del mondo associativo

"E' obiettivamente difficile trovare un perché logico e razionale a quello che stiamo vivendo; - dichiara Franco Bomprezzi, Portavoce LEDHA, giornalista e Cavaliere della Repubblica - a fronte dell'uso e, qualche volta, abuso di parole quali: FEDERALISMO, SUSSIDIARIETA', SOLIDARIETA', DIRITTI, ASSOCIAZIONISMO, FAMIGLIA..., ci confrontiamo con politiche sociali che non si basano su un analisi dei bisogni e sul rispetto dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione, dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e da tutta la legislazione vigente, ma solamente a isolati interventi dal sapore caritatevole che tendono a creare una inaccettabile "guerra fra poveri" ed ad appiccicarci, dopo anni di battaglie, ancora l'etichetta di "malati" negandoci il riconoscimento e la dignità di Cittadini Italiani che come tutti gli altri possono essere una risorsa di questo Paese".

Leggi il testo della lettera e l'articolo correlato su LEDHA.it

 

Scarica il comunicato stampa

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