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5 Giugno 2009

Lettera Ledha ai candidati: la risposta di Massimo Gatti

Riportiamo la risposta di Massimo Gatti, candidato alla presidenza della Provincia di Milano per PRC – PDCI – Un'altra provincia di Milano, alla lettera inviatai dal Presidente Ledha.

Egregio Presidente,

la ringrazio molto per la sua lettera e per l'opportunità che mi offre per illustrarle alcuni dei punti centrali del programma della coalizione per cui sono candidato alla Presidenza della Provincia di Milano.

Una coalizione composta in primo luogo da donne e uomini impegnati da tanti anni nel mondo della politica ma soprattutto della solidarietà, del volontariato e dell'associazionismo, con l'ambizione di rappresentare, ognuno con la propria specificità, storia e cultura politica, l'esigenza al cambiamento di tanta parte dei cittadini. Per fare questo abbiamo scelto di partire dai grandi valori dell'inclusione sociale, dell'etica laica, dell'ambientalismo, che hanno caratterizzato la grande storia civile della nostra provincia.

Vogliamo farci interpreti di una nuova stagione che riporti alla ribalta i valori fondamentali dell'agire della politica, finalizzata alla rappresentanza generale delle istanze dei cittadini contro gli interessi egoistici che creano disagio sociale e povertà. Crediamo pertanto che i temi della democrazia e della partecipazione, dell'etica della politica nella gestione del bene comune, siano l'orizzonte per un nuovo governo dell'area metropolitana. Per questo abbiamo individuato come tema centrale del nostro programma l'esigenza di ricostruire una democrazia partecipativa, a partire da un rapporto continuo e costruttivo tra cittadini ed eletti. Una democrazia che rilanci il protagonismo dei cittadini e delle cittadine nelle scelte che li riguardano a cominciare da un rinnovato ruolo delle assemblee elettive.

In quest'ottica, nei prossimi cinque anni pensiamo che vadano valorizzate e proseguite in particolare tutte quelle esperienze che si muovono nella direzione dell'allargamento delle occasioni di confronto e di apertura delle istituzioni alle istanze sociali, per favorire l'inclusione e la concreta attuazione di diritti costituzionalmente garantiti. La Provincia di Milano è stata in particolare teatro di un'importante e riuscita sperimentazione, portata avanti con passione e grandi risultati dalla Consigliera Ombretta Fortunati, la Delega per la partecipazione e la tutela dei diritti delle persone con disabilità, che pensiamo debba essere riconfermata anche nel futuro.

Nei prossimi mesi dovremo inoltre favorire la massima diffusione e una conoscenza più approfondita della Convenzione Onu. Il Consiglio provinciale di Milano, come ben sa, ha già provveduto ad approvare un ordine del giorno nel quale si impegnano Presidente e Giunta ad adottare la Convenzione quale linea guida per le politiche della Provincia e ad individuare percorsi concreti e partecipati per garantire il monitoraggio sul territorio provinciale.

A questo tema abbiamo dedicato un punto specifico del programma, che vorrei riportarle integralmente: "La difesa dei diritti passa anche attraverso l'applicazione della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, oggi legge dello stato: ci batteremo affinché sia applicata sia a livello nazionale che locale, e perché sia costituito il previsto Osservatorio per il monitoraggio della Convenzione, con la presenza del movimento associativo delle persone con disabilità".

Per quanto riguarda gli altri aspetti da lei richiamati, ritengo di fondamentale importanza sottolineare alcune questioni.

In primo luogo, il diritto alla vita indipendente delle persone con disabilità, che deve essere considerata un priorità, sebbene troppo spesso dimenticata. Da questo punto di vista è proprio la Convenzione ONU a richiamarci alla necessità di favorire e dare impulso a politiche attive per realizzare un vero progetto di vita delle persone con disabilità, in tutti gli ambiti (lavoro, abitare, tempo libero, diritto alla mobilità, assistenza personale).

Secondo, l'importanza dell'Amministratore di sostegno come figura in grado di garantire il percorso verso l'autonomia delle persone con disabilità quando non possono da sole rappresentarsi. Infine, per quanto attiene la questione del "Pagare il giusto", dobbiamo constatare quanto la situazione sia ancora lontana dalla piena applicazione del principio stabilito dalla legge, per cui sia solo il reddito individuale della persona con disabilità a contare per la richiesta di partecipazione alla spesa dei servizi. C'è ancora tanto da fare e, come sempre, non ci sottrarremo certo dalle nostre responsabilità politico-amministrative.

In merito all'ultima questione da lei sollevata circa i progetti per l'Expo 2015, nel nostro programma abbiamo detto parole molto chiare e precise: "il modello proposto per l'Expo 2015 è fortemente penalizzante per il territorio e la Provincia"; "il progetto complessivo non è accettabile"; "crisi e nuove emergenze sociali impongono la rinuncia ad ogni spreco di risorse economiche, da indirizzare invece alla riqualificazione ambientale, sociale e culturale delle città". Ma soprattutto abbiamo posto come priorità il tema della partecipazione delle associazioni, del mondo accademico e culturale, delle professioni, alla costruzione di un evento che può rappresentare un'occasione per l'intera area metropolitana, solo se saprà migliorare le condizioni di vita di tutti i suoi tre milioni di abitanti, nessuno escluso.

Nel ringraziarla nuovamente per la sua lettera e per l'occasione che mi ha offerto per approfondire temi così importanti e troppo spesso trascurati dalla politica e dai mezzi di informazione, con la speranza di poterla incontrare al più presto per proseguire la discussione qui solo accennata, colgo l'occasione per farle i miei migliori auguri per il proseguimento delle attività di Ledha.

Cordiali saluti.

 

Massimo Gatti - candidato alla presidenza della Provincia di Milano per il Partito Rifondazione Comunista, il Partito dei Comunisti Italiani e Un'altra provincia di Milano

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