La Federazione di Associazioni per Disabili promuove iniziative per portare a livello locale la campagna "Pagare il giusto" di LEDHA.
La Federazione di Associazioni per Disabili della Provincia di Sondrio (FAD) ha subito aderito alla campagna lanciata a livello regionale da LEDHA "Pagare il giusto". Ricordiamo che FAD č nata proprio con "Pagare il giusto": la sua prima azione firmata da neocostituita č stata la richiesta, inviata con una lettera, a tutti i Sindaci della Provincia. di rispettare la legge per accedere ai servizi indispensabili per la vita delle persone con disabilitā.
FAD fa propri quindi tutti i contenuti della campagna "Pagare il giusto"e lo fa portando concretamente una serie di iniziative sul territorio per spiegarne le ragioni. Il primo passo č spiegare, far capire, sensibilizzare. La Fad, oltre alla divulgazione di volantini e locandine nei vari centri servizi, ha fatto richiesta di incontri con le rappresentanze partitiche e sindacali presenti nella valle e ha chiesto un'intervista su Teleunica, l'emittente storica delle province di Lecco e Sondrio. Sta diffondendo un comunicato stampa che riprende le ragioni dell'iniziativa contenute nel manifesto che LEDHA ha presentato riaprendo la campagna il 25 giugno. Č solo la prima fase di un'azione che FAD promuove sulla Provincia di Sondrio, provincia che - come riportato nel comunicato stampa - "non si differenzia da molte altre (...) basti pensare che per lo stesso servizio (CDD) (Centro Diurno per Disabili, n.d.r.), a Milano il contributo richiesto č di euro 2,90 mentre in media da noi (in Provincia di Sondrio, n.d.r) da noi č di circa 17 euro, ovviamente al giorno, anche se l'utente č a casa ammalato".
A questa prima fase di sensibilizzazione, FAD ne farā seguire una di confronto diretto con le Amministrazioni. FAD č determinata nelle azioni e si dichiara pronta a presentare ricorsi davanti ai Tribunali Amministratici nel caso in cui non si voglia "Pagare il giusto". Quello di FAD č un buon esempio pratico di come le associazioni e le federazioni possano rendere viva e operativa nei territori locali la campagna che dice no alla tassa sulla disabiitā.