"Vita", insieme a decine di realtą del terzo settore, lancia una campagna per chiedere l'abolizione del tetto che impedisce di redistribuire interamente le risorse destinate dai contribuenti con la dichiarazione dei redditi
Il magazine “Vita”, insieme a 66 organizzazioni tra le più rappresentative del Terzo settore italiano, lancia la campagna “5 per mille, ma per davvero” per chiedere al Governo e al Parlamento di togliere il tetto al cinque per mille, oggi fissato a 525 milioni di euro. Un’iniziativa che nasce dalla necessità di liberare risorse -che altrimenti andrebbero perdute- per sostenere le iniziative e i progetti delle organizzazioni non profit.
Nel 2024, attraverso il 5 per mille, i contribuenti italiani hanno destinato la cifra di 603,9 milioni di euro. “Ma alle organizzazioni sociali scelte dai cittadini arriveranno solo 525 milioni”, denuncia Vita. Ovvero 79 milioni in meno rispetto alla volontà di quasi 18 milioni di contribuenti che hanno aderito alla misura. “Di fatto, oggi il 5 per mille è ridotto a un 4,3 per mille. A scapito dello spirito della legge, della volontà dei contribuenti, degli enti del Terzo settore (e non solo) e dei beneficiari dei progetti sostenuti”.
Questo tetto limita la reale efficacia del 5 per mille. Toglierlo, sottolinea Vita, non significa introdurre nuova spesa. Significa, invece, “rispettare le scelte dei cittadini, senza filtri e senza riduzioni, restituendo coerenza a un meccanismo che è già equo, partecipativo e trasparente. Significa sostenere concretamente gli enti beneficiari, che svolgono un ruolo insostituibile nei territori”.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito della campagna.