Servono 10 milioni di euro per garantire un sostegno adeguato a tutte le persone con grave disabilitą che rischiano di essere escluse dalla Misura B1
Martedì 16 aprile 2024 le associazioni di persone con disabilità scenderanno in piazza a Milano per affermare e difendere i propri diritti. “Le nuove norme, nazionali e regionali, che regolano il Fondo per la non autosufficienza stanno comprimendo un diritto fondamentale, quello all’assistenza e a scegliere come vivere -denunciano Alessandro Manfredi, presidente di LEDHA, e Angelo Achilli, presidente di FAND Lombardia-. Per questo chiediamo al Governo nazionale e alla Regione Lombardia di intervenire al più presto”.
In vista della manifestazione, LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità, FAND (Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità) e altre 19 associazioni attive nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, presentano la piattaforma con le proprie richieste a Regione Lombardia e al Governo.
“Al presidente Attilio Fontana e ai consiglieri regionali chiediamo di stanziare in tempi brevi i dieci milioni di euro necessari per cancellare definitivamente i tagli e per garantire, per quest’anno, a tutte le persone con disabilità di ricevere un sostegno adeguato per l’assistenza offerta dai loro caregiver familiari -spiegano Manfredi e Achilli-. A oggi, in assenza di un intervento da parte della Regione non vi sono le risorse per rispondere alle nuove richieste di accesso alla Misura B1 che, lo ricordiamo, vengono presentate da persone in condizione di gravissima disabilità”.
Secondo le stime delle due associazioni, sono circa 600 le nuove domande di accesso alla Misura B1 che vengono presentate ogni anno. Allo stato attuale, solo una parte di queste richieste potrà essere accolta e la maggior parte di queste persone -che hanno un elevato bisogno di assistenza- finirà in lista d’attesa.
Le associazioni si rivolgono anche al presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e al ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, per chiedere di stanziare le adeguate e significative risorse necessarie per poter avviare l’implementazione dei servizi previsti dal Piano nazionale per la non autosufficienza senza privare le persone con disabilità e i loro familiari dei sostegni economici, comunque insufficienti, garantiti fino ad oggi.
Un elemento particolarmente critico del Piano sta proprio nel fatto che i Comuni non saranno in grado di erogare in breve tempo questi servizi per un numero molto elevato di persone con elevati bisogni di assistenza. Sono stati gli stessi enti locali a dichiarare pubblicamente e in diverse occasioni di non avere le figure professionali necessarie a garantire un numero adeguato di ore di assistenza.
Infine, si chiede ai parlamentari di tutte le forze politiche di avviare un confronto per modificare il Piano per la non autosufficienza dal momento che sta mostrando di non rispettare i diritti delle persone con disabilità.
“Oggi le persone con disabilità devono adattare la loro vita all’offerta di servizi, prestazioni e contributi che vengono offerti loro. Il rispetto dei diritti umani di tutte le persone con disabilità richiede che siano invece i sostegni a doversi adattare alle esigenze e ai progetti delle persone -concludono Manfredi e Achilli-. Il diritto ad una vita libera e dignitosa, senza le adeguate risorse e senza la necessaria flessibilità, rimane un diritto umano proclamato ma non rispettato”.
L’appuntamento della manifestazione è fissato per martedì 16 aprile alle ore 11 a Milano in piazza Duca d’Aosta davanti alla sede del Consiglio regionale della Lombardia. LEDHA, FAND Lombardia e le associazioni promotrici dell’evento invitano tutte le associazioni di persone con disabilità e tutti i cittadini sensibili al tema a partecipare a questa iniziativa.