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24 Maggio 2008

Pagare il giusto: a Sondrio ci pensa la FAD

Si č formata da pochi giorni la Federazione di Associazioni Disabili a Sondrio e con un lettera indirizzata ai Sindaci affronta subito il tema della partecipazione alla spesa dei servizi.

Le Associazioni operanti nell'ambito della disabilitā in provincia di Sondrio hanno ritenuto opportuno costituirsi in una Federazione come elemento di ulteriore ricchezza che si aggiunge al lavoro unitario delle associazioni impegnate a tutelare ed affermare i diritti delle persone con disabilitā e delle loro famiglie. Per questo hanno valutato l'opportunitā coordinarsi, nel rispetto delle identitā delle singole associazioni, per potenziare la capacitā di interlocuzione con le istituzioni, gli enti e le forze politiche e sociali. La Federazione di Associazioni per Disabili della Provincia di Sondrio (F.A.D.) č stata promossa ed č formata da 13 associazioni operanti nei diversi ambiti territoriali della provincia: Aias (Associazione italiana assistenza spastici), Amici del Bambino, Anffas (Associazione nazionale famiglie disabili intellettivi e relazionali), C.F.D. (Coordinamento famiglie disabili) dell'Alta Valtellina, Charitas Alta Valtellina, C.R.I. provinciale, Fondazione Sansi Martino, Il Tralcio, Il Quadrifoglio-Coordinamento famiglie disabili della Valchiavenna, Piccoli Frutti, Fiori di Sparta, Gruppo della gioia, Gruppo primavera. Un coordinamento associativo che fin dalla sua costituzione dichiara di riconoscerci nei principi e nel valori espressi dallo Statuto della LEDHA.
Un importante passo in avanti per l'intero movimento associativo della Lombardia che testimonia la volontā delle associazioni di dare valore allo scambio di idee e esperienze e di trovare punti comuni su intraprendere azioni congiunte. Una opportunitā che le associazioni aderenti alla FAD hanno colto immediatamente inviando, a pochi giorni dalla formazione della federazione, una lettera a tutti i Sindaci della provincia sul tema della partecipazione alla spesa dei servizi. Un testo chiaro in cui si invitano gli Uffici di Piano a "ad una rivisitazione e a un adeguamento dei regolamenti che disciplinano i contributi richiesti per la compartecipazione ai costi dei servizi alle persone con disabilitā." alla luce delle ultime sentenze della Magistratura. Un invito chiaro che richiama la lettera a suo tempo "inviata a tutti i sindaci della Lombardia da parte della LEDHA" in cui si richiamava l'attenzione su questo problema. Anche le "associazioni aderenti alla F.A.D. ritengono che pagare il giusto sia il risultato anche di un confronto con le Famiglie e le Associazioni che le rappresentano,con gli enti preposti nel rispetto delle normative vigenti, dove la compartecipazione sia riferito esclusivamente al reddito individuale e non si trasformi invece in una tassa ulteriore per le famiglie e una penalizzazione per l'utente."

Una prima coraggiosa iniziativa delle associazioni di Sondrio che con la loro capacitā di azione si pongono come possibile modello per l'insieme delle associazioni territoriali che ancora faticano a darsi forme di coordinamento efficaci.

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