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11 Novembre 2020

Il questionario inaccessibile ai ragazzi con disabilitą

La Commissione europea sta lavorando su due importanti iniziative per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Ma lo strumento predisposto esclude i minori con disabilitą visiva, intellettiva o con deficit di comunicazione

La Commissione Europea sta lavorando su due iniziative molto importanti per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: la strategia Europea sui diritti dei minori e l’iniziativa Child Guarantee. La prima con l’obiettivo dichiarato che stabilisce che l'Ue e i paesi dell'Ue devono rispettare, proteggere e promuovere i diritti dei bambini e che tutte le politiche dell'Ue che hanno un impatto sui bambini devono essere progettate in linea con l'interesse superiore del bambino.

La seconda che parte nel 2015 quando il Parlamento europeo ha sollecitato la costituzione di un sistema di garanzia per i bambini a rischio di povertà o di esclusione sociale affinché ad ognuno di questi minori in Europa venga garantito l'accesso a:

  • assistenza sanitaria gratuita,
  • istruzione gratuita,
  • educazione e cura gratuita della prima infanzia,
  • un alloggio decente e  un'alimentazione adeguata.

e perché tutti abbiano pari opportunità per sviluppare se stessi e raggiungere il loro potenziale.

Nel 2017 il Parlamento ha chiesto alla Commissione Europea di attuare un'azione preparatoria per la creazione di un possibile sistema di garanzia per i minori. In questo contesto, la Commissione ha commissionato uno Study on the feasibility of a child guarantee for vulnerable children. Sono in corso alcune consultazioni, e una di queste è rivolta ai ragazzi e alle ragazze di tutti i Paesi europei e di età compresa tra gli 11 e i 17 anni, il tutto in linea con il diritto alla partecipazione e ad essere ascoltati dichiarato nella Carta Europea dei Diritti Fondamentali (art. 24*) e la Convenzione del Fanciullo (art. 12**). Questa consultazione nella sua versione italiana è disponibile a questo link. 

UNICEF, Save the Children, EuroChild, World Vision International e Child Fund  hanno supportato la Commissione nell’adattare il questionario ai ragazzi e tradurlo nelle varie lingue. Per compilare il questionario, in forma anonima, occorrono circa 20 minuti, e sarà online fino al 30 ottobre. Sia in Europa che in ogni singolo Paese poiché è stato tradotto in 25 lingue nazionali. Questa egregia iniziativa è stata pubblicizzata dalla rete italiana di associazioni che si occupa del monitoraggio della Convenzione del Fanciullo. Rete che si chiama Gruppo CRC ed è coordinato da Save the Children Italia.

Le organizzazioni di persone con disabilità hanno preso sul serio questa iniziativa ed hanno iniziato a valutarla per capire come e quanto fosse accessibile agli adolescenti con disabilità alla luce, questa volta, anche della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità che all’articolo 7 comma 3 dichiara esplicitamente:

Gli Stati Parti garantiranno che i minori con disabilità abbiano il diritto di esprimere le proprie opinioni liberamente in tutte le questioni che li riguardano, le loro opinioni essendo prese nella dovuta considerazione in rapporto alla loro età e maturità, su base di eguaglianza con gli altri bambini, e che sia fornita adeguata assistenza in relazione alla disabilità e all’età allo scopo di realizzare tale diritto.


Ebbene abbiamo scoperto che il questionario non è accessibile ai minori con disabilità e che quindi la loro opinione non può essere raccolta e soprattutto non può essere presa nella dovuta considerazione.

Il Centro Regionale per l’Accessibilità e il Benessere Ambientale – CRABA di LEDHA ha redatto un documento di valutazione sull’accessibilità del questionario che risulta decisamente carente in quanto non è stato costruito in chiave inclusiva e accessibile, per mettere nelle condizioni anche i giovani con disabilità intellettiva, sensoriale o con deficit di comunicazione di esprimere il loro pensiero. Il testo integrale del documento di valutazione è consultabile in allegato.

Invitiamo quindi la Commissione Europea a non discriminare i minori con disabilità rivedendo il questionario, chiedendo ai suoi esperti di renderlo accessibile secondo gli standard richiesti, sollecitando preventivamente un parere competente e professionale agli esperti appartenenti al movimento della disabilità. In questa occasionele realtà più attive nella tutela dell'infanzia hanno invece dimostrato di considerare il minore con disabilità al di fuori della loro programmazione e area di interesse. Se a fine novembre verrà redatto un report per restituire alla Commissione l’opinione dei ragazzi e delle ragazze questo report sarà mancante dell’opinione degli adolescenti e delle adolescenti con disabilità. Con buona pace del “Diritto a partecipare” e del “Diritto ad essere ascoltati” che per quanto riguarda i minori con disabilità sono oggetto di un preciso CRC General Comment n. 9, rispettivamente paragrafo 32 e paragrafo 48  (CRC/C/GC/9).

* I bambini hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere. Essi possono esprimere liberamente la propria opinione; questa viene presa in considerazione sulle questioni che li riguardano in funzione della loro età e della loro maturità.

** Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità. 

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