LEDHA e Alleanza delle Cooperative organizzano un momento formativo dedicato al tema dell'inclusione scolastica. Appuntamento mercoledì 20 gennaio a Gorle (Bergamo)
La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, stabilisce che il diritto alla vita indipendente e all'inclusione nella società debba essere riconosciuto a tutte le persone con disabilità. Parole cui non seguono per il momento i fatti: l'orientamento delle politiche sociali è infatti quello di identificare, a seconda della tipologia e intensità della disabilità, diversi contenitori di servizi, sempre più specializzati in base alla “patologia” e alle condizioni di salute della persona, deputati all'assistenza e non all'inclusione.
Un pensiero che rischia di investire anche il mondo della scuola italiana che da quasi 40 anni, sperimenta (spesso con successo) un modello inclusivo. Eppure, per alcuni bambini già oggi le strade dell'educazione sono separate rispetto a quelle dei loro coetanei. Per questi bambini la scuola non è quella “di tutti”, ma si risolve all'interno di scuole speciali, centri dedicati o classi potenziate.
Ma quali sono le ragioni che spingono i genitori a preferire la scuola speciale? Quali sono i fattori che rendono accettabile (persino desiderabile) questa scelta? Quali pensieri e scelte dei servizi sociali e sanitari e del mondo della scuola possono favorire percorsi di inclusione piuttosto che di separazione? Il tema sarà al centro del convegno “Disabilità: separare fa bene o fa male? … anche a scuola?” organizzato da LEDHA – Lega per i diritti delle persone con disabilità in collaborazione con Alleanza delle cooperative e dal Coordinamento bergamasco per l'integrazione (Cbi). L'appuntamento è per mercoledì 20 gennaio (dalle ore 14 alle ore 18) presso il Centro Alfabeta (via Roma 85, Gorle – Bergamo).
“Questo momento formativo rappresenta la prima concretizzazione dell’accordo siglato nei mesi scorsi da LEDHA con Alleanza delle cooperative - spiega Alberto Fontana, presidente LEDHA -. Un percorso che proseguiremo e rafforzeremo nei prossimi mesi, per garantire alle persone con disabilità una presa in carico sempre più efficace”.
Un accordo che ha come obiettivo di lungo termine quello di “conoscersi, formarsi insieme e insieme ragionare sulle nuove sfide. Trovare soluzioni nuove e sempre più efficaci alle esigenze delle persone con disabilità per garantire una presa in carico sempre più efficace”, aggiunge Massimo Minelli, presidente di Alleanza delle cooperative.
L'incontro si presenta come momento formativo rivolto a insegnanti, assistenti sociali, educatori professionali, leader associativi e altri operatori interessati. E vedà la partecipazione di Giovanni Merlo, direttore di LEDHa e autore del saggio “L'attrazione speciale - minori con disabilità integrazione scolastica, scuole speciali, presa in carico, welfare locale” (Giovanni Merlo, 2015, ed. Maggioli).
“I segnali di questa separazione sono preoccupanti - commenta Antonio Bianchi, familiare e membro del Coordinamento bergamasco per l’integrazione -. Il fatto che ci siano ancora le scuole speciali ci pone diverse domande. Ma il nostro obiettivo non è quello di mettere qualcuno sul banco degli imputati: occorre invece ragionare assieme e capire verso quale direzione stiamo andando”.
“Se parliamo di scuola speciali è perché nelle scuole normali c’è qualcosa che non va - aggiunge Fabiana Pina, consigliere Federsolidarietà Bergamo, Cooperativa sociale SER.e N.A -. E’ importante interrogarsi su quello che è lo stato dell’arte dell’inclusione nella scuola di tutti”.
Tutte le informazioni sulla docenza e le modalità di iscrizione sono disponibili nella locandina in allegato. Saranno riconosciuti su richiesta crediti CROAS, per assistenti sociali.
Gli interessati possono iscriversi a questo link.