Tratto in modo fedele ed efficace da un romanzo di John Steinbeck pubblicato due anni prima. In una regione meridionale dell'America, negli anni trenta, in piena depressione, due giovani si presentano in una fattoria per lavorare. Sono cugini: George è un ragazzo svelto, di corporatura normale, Lennie è un gigante, di forza erculea, con un deficit intelettivo. Quest'ultimo, d'indole mite, si ritrova spesso in molti guai. Affrontato senza ragione dal figlio del padrone si lascia battere, ma ad un certo punto afferra la mano dell'aggressore e la stringe inconsciamente tra le sue dita fino a stritolarla. Nella città vicina si celebra una festa dove tutti accorrono: il padrone lascia a casa la giovane moglie della quale è gelosissimo. Questa per distrarsi, scende nella stalla dove hanno rinchiuso Lennie affinché non faccia guai. La donna lo induce ad accarezzarla ed egli inconsciamente la strangola. L'epilogo è tragico. Il regista mostra chiaramente la drammatica situazione sociale di due uomini come tanti, costretti a migrare per trovare lavoro e a sognare, per poter sopravvivere, di essere un giorno proprietari terrieri.
Di questo film sono stati fatti due remake, 1992 e 2015.